Tracce di Dna di un neonazista, Uwe Boehnhardt, oggi defunto, sono state rinvenute sui resti di Peggy Knobloch, una bambina di Lichtenberg scomparsa nel 2001 e trovata morta a luglio di quest'anno a una quindicina di chilometri da casa. Lo riferiscono i media tedeschi.
Boehnhardt creò la formazione neonazista "Nsu", attiva tra il 2000 e il 2010, a cui vengono ascritte dieci uccisioni: 8 cittadini greci, un turco ed una agente di polizia. Il terrorista fu ucciso nel 2011.
La polizia tedesca sta cercando di capire come sia potuto accadere che le sue tracce si trovino sul corpo della bambina.
Peggy Knobloch aveva 9 anni quando nel 2001 non fece ritorno a casa da scuola e non si è più saputo nulla di lei fino al luglio scorso, quando alcuni resti del suo corpo sono stati ritrovati in un bosco a circa 150 chilometri da Eisenach. La stessa città in cui, sempre nel 2001, morì Uwe Boehnhardt. Per capire che tipo di relazione ci sia tra la bambina e il neonazista gli inquirenti condurranno ora ulteriori approfondimenti.
La scoperta della cellula, nel 2011, scioccò la Germania, e varie indagini condotte d’allora in poi hanno mostrato come le autorità abbiano notevolmente sottostimato le minacce e gli atti di violenza legati agli ambienti dell’estrema destra.
L’unica superstite di quella cellula, Beate Zschaepe, è ancora sotto processo con l’accusa di aver preso parte in quei 9 omicidi. A Eisenach, nel 2001, oltre a Uwe Boehnhardt, morì anche Uwe Mundlos, un altro membro della Nsu.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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