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Per Golf Gte anche 1,5 litri per 100 chilometri

ParigiMichael Van Der Sande, olandese, 49 anni, responsabile marketing di Renault, ha il compito di valorizzare al meglio l'immagine della Casa francese in tutto il mondo, i mercati maturi e in affanno a causa della crisi, come l'Europa e quelli emergenti: Cina, India e Brasile. Lo abbiamo incontrato al Salone di Parigi.

Come si fa marketing per l'auto in un momento in cui in molti Paesi si va contro l'auto?

«Non c'è da preoccuparsi della sopravvivenza dell'automobile, perché il suo ruolo rimane essenziale, anche con l'affacciarsi di diversi tipi di mobilità, da quella elettrica al car sharing nelle grandi città. In Renault cerchiamo di trovare tutte le soluzioni accessibili al pubblico e pensiamo di essere ben posizionati per questo».

La sua ricetta per vendere di più?

«Innanzitutto bisogna avere belle auto, perché nell'acquisto c'è sempre una componente emozionale, in particolare in Italia, dove la clientela è molto sensibile allo stile. In secondo luogo bisogna che la gente conosca il prodotto e il marchio. E qui sta a noi sviluppare piani di comunicazione attraenti. Ma serve anche una qualità irreprensibile. Con questi tre ingredienti - design, notorietà e qualità - il risultato è assicurato».

Dall'ultima Clio a Captur, il design di Renault è tornato a essere accattivante, dopo un periodo in cui aveva lasciato un po' a desiderare...

«Non è solo accattivante. Anche coerente allìinterno della gamma. E poi c'è un aspetto molto importante per Renault e la sua storia: l'innovazione. Per questo siamo felici di poter presentare oggi, a breve distanza l'uno dall'altro, due modelli che esprimono al meglio questo spirito : la nuova Twingo, che assicura una maneggevolezza superiore grazie al motore posteriore, e la nuova Espace, che coniuga in maniera inedita l'abitabilità e la praticità alla sportività».

Parliamo delle auto elettriche, di cui Renault è diventata l'alfiere. Il mercato stenta a decollare, mentre prende sempre più corpo librido plug-in. Virerete anche voi in questa direzione?

«Pensiamo che la mobilità elettrica sia davvero il futuro: ha potenzialità enormi e in alcuni Paesi, come la Cina, può crescere molto rapidamente. Perciò rimaniamo focalizzati su di essa. Insieme con il nostro alleato Nissan siamo leader ovunque nel mondo e vogliamo conservare questa posizione. La nostra concept Eolab, da un litro per 100 km, comprende un centinaio di innovazioni, tra cui l'alimentazione ibrida plug-in che potremmo certamente implementare qualora si creassero le condizioni».

I giovani e l'auto: come interpretate le loro esigenze?

«Noi diamo soluzioni a ogni esigenza. Per esempio, con le vetture del marchio Dacia, affidabili e poco costose, ma anche con le altre, che hanno un appeal per diversi tipi di clientela.

Un aspetto molto importante per i giovani è la connettività. Per questo abbiamo sviluppato sistemi multimediali come il tablet R-Link e la radio R & Go, all'esordio sulla Twingo, che permette di comunicare con lo smartphone degli occupanti, il tutto a un prezzo ragionevole».

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