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Galleria Guinza, 150 milioni di euro sprecati per un tunnel mai costruito

Il progetto esiste dal dopoguerra, ma una serie di vicende lo hanno fatto arrivare incompleto ad oggi

Galleria Guinza, 150 milioni di euro sprecati per un tunnel mai costruito

Era appena il dopoguerra quando si iniziò a parlare di una strada che collegasse Grosseto e Fano, più o meno negli stessi anni in cui si costruiva l'autostrada del Sole. Peccato che se quest'ultima è nel frattempo stata ultimata, il primo progetto è ancora del tutto in fieri.

Al centro di questo colossale spreco un tunnel da sei chilometri, la galleria della Guinza. A ricostruire la vicenda è il Corriere della Sera, che cita un'intervista che il progettista dell'Autosole rilasciò allo stesso quotidiano, parlando di "appetiti e interferenze" che impedirono di portare a termine questo progetto.

Sì inizio nel 1989, per superare la barriera appenninica tra l'Umbria e le Marche, con uno stanziamento da 100 miliardi di lire. Cinque anni per il foro pilota, poi sei anni di stop. I lavori riprendono nel 2000 e nel 2004 la galleria è pronta, ma senza gli impianti.

Nel frattempo una serie di problemi: nel 1999 un incendio nel traforo del Monte Bianco, che porta alla necessità di adeguare anche la galleria della Guinza ai nuovi standard di sicurezza. Nel frattempo, ancora, viene decretato prioritario il Quadrilatero Marche-Umbria. La Grosseto-Fano esce dall'elenco delle priorità del governo. Tanto che nel 2012 viene creata una segheria abusiva nella galleria della Guinza.

Ad oggi 150 milioni di euro sono stati spesi.

L'Anas ha stabilito che il progetto va finito e che si può fare con 1,8 miliardi, un terzo delle vecchie stime. Peccato che, ricorda ancora il Corriere, per arrivare alla galleria manchino dieci chilometri di strada in Umbria e trenta nelle Marche.

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