Cronache

"Hanno rubato la mia borsa": la telefonata al 112 denuncia Elder e Hjorth

Spunta la registrazione della telefonata al 112 in cui il "mediatore" della droga denuncia il furto dello zainetto: "Venite, vogliono il riscatto"

"Hanno rubato la mia borsa": la telefonata al 112 denuncia Elder e Hjorth

"Buonasera, guardi, mi hanno rubato la borsa, sto in piazza Gioacchino Belli". Inizia così la telefonata al 112 di Segio Brugiatelli, l'italiano in bici derubato da Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, i due statunitensi accusati per la morte del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello a Prati nella notte tra 25 e 26 luglio.

"Questi ragazzi io li chiamo e mi chiedono il riscatto dei soldi e tutto quanto...", dice l'uomo al telefono sottolineando di dover fare una denuncia perché "dentro ho i documenti, non dico i soldi, codice fiscale e la patente, tutto...". "Se potete venire... almeno vi dò il numero eh.. se loro mi rispondono voi potete rintracciarli...", continua", "Perché mi sono anche scappati, li ho visti pure io ma sto appresso con la bicicletta e non li ho presi...".

A quel punto il carabiniere nella sala operativa chiede come siano scappati. "A piedi, a piedi", risponde l'altro. "Cioè lei li chiama e le chiedono i soldi?", "Sì, se no non mi ridanno la borsa con i documenti dentro...", insiste Brugiatelli, "Io sto in piazza Gioacchino Belli, sono con una bicicletta grigia, mi vedete davanti al bar, sto in pantaloncini blu, scarpe bianche, almeno vi dò il numero, provo a chiamare e gli dico sì va bene vi do i soldi, così almeno mi danno i documenti...".

Poco dopo c'è una seconda telefonata. Stavolta è il carabiniere che chiama Sergio. "Voglio sapere, le hanno chiesto dei soldi in cambio, ma queste persone sono lì con lei?", chiede l'operatore. "Queste persone sono scappate, hanno preso proprio la borsa", replica lui, "Mi chiedono 80-100 euro, io gli ho detto 'guarda tu porta, ma io ti do i soldi' (nessun accenno al grammo di coca che i due avrebbero chiesto in cambio, ndr), li ho visti scappare verso una traversa, gli sono corso appresso in bicicletta". "E allora intanto le mando una pattuglia", assicura a quel punto il carabiniere. "Così do anche il numero mio per richiamarli vediamo se li rintracciamo", dice Brugiatelli.

Il furto è documentato anche dalle immagini delle telecamere di sicurezza che riprendono due persone fuggire con una sacca in mano rincorse da una persona in bici. Ma l'audio risolve anche il mistero della telefonata e del perché Mario Raga Cerciello e Andrea Varriale siano andati in borghese all'incontro con quelli che credevano dei ladruncoli.

Resta da capire perché l'italiano - non è ancora chiaro se il pusher o l'intermediario attraverso il quale i due americani avevano cercato cocaina nella Capitale - sia arrivato a denunciare il furto ai carabinieri, rischiando così di far emergere il suo eventuale coinvolgimento in altri reati.

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