Cronache

"Ho preso una pasticca e mezzo di ecstasy", lo sballo dei giovani tra alcol e droghe

Siamo andati a scoprire cosa si nasconde dietro le serate nelle discoteche della Toscana. Ecco come si sballano i giovani fino alle prime ore dell'alba tra litri di alcol e droghe pesanti.

"Ho preso una pasticca e mezzo di ecstasy", lo sballo dei giovani tra alcol e droghe

Sono le tre del mattino quando sul vialetto che conduce all’evento, illuminato dai fari delle luci colorate, si sente il rimbombo dei bassi provenire dall’ex limonaia adibita a villa che ospita la serata tecno.

Siamo nel cuore di Firenze a due passi dal centro storico. É venerdì notte. In pista, ai piedi del dj, decine di ragazzi oscillano a tempo di musica ovattati dal rumore delle casse. Che nasconde le parole. Attutisce le urla. Cancella le risate. Loro, gli uomini della notte, ballano senza fermarsi. I gruppi di amici sotto la consolle sembrano essersi disciolti, ognuno pare viaggiare a sè, come se si trovasse in un altro mondo.

A metà serata la coda per prendere un drink è ancora lunga e i flash dei cellulari che immortalano i giovani equipaggiati di sigarette e bevute alcoliche si moltiplicano a vista d’occhio. Tutti continuano instancabili e quando si avvicinano le prime luci dell’alba ecco che la situazione diventa più nitida.

La pista lentamente si svuota. Il giardino che costeggia lo stabile a vetri inizia a riempirsi di gente. Molti si accasciano a terra. Con la testa che affonda tra le ginocchia e gli occhi socchiusi. Altri sembrano non riuscire a fermarsi e mentre vagano tra la ghiaia l’uscita è l’ultima cosa che riescono a vedere. “Lui ha preso una pasticca e mezzo di ecstasy” ci spiega Davide (nome di fantasia ndr) intento a fare compagnia ad un ragazzo seduto accanto a lui sul muretto del viale. “Sì, io ho preso una pasticca e mezzo, mentre i miei amici solo una mezza”, conferma il giovane.

La dose di droga lo ha lasciato stordito e con un’ adrenalina addosso che sembra implacabile. Ma lui non è l’unico a cui non bastano i suoni della musica e le luci colorate per riuscire a divertirsi. “In queste serate la gente si droga…la droga la trovi sempre”, spiega Giulia senza scandire bene le parole. “Trovi MD, cocaina, di tutto” conferma una sua amica. Che ammette, di aver provato diverse volte. Niente di grave secondo lei. “Un sorso di MD non ti fa niente…devi farne 3,4 o 5 minimo per sballarti” continua.

I buttafuori cercano invano di spostare le persone fuori dai cancelli. Ma alcuni non riescono ad alzarsi, altri si sono addormentati sull’erba, qualcuno sembra non sentire nessun richiamo e c’è chi rischia di cadere a terra ogni tre passi.

Eppure, pochi giorni prima a qualche chilometro di distanza da lì, una ragazza di appena 19 anni, ha perso la vita, pare proprio a causa di un letale mix di alcol e droghe. Ma per gli uomini della notte questo non ha importanza. “Sicuramente avrà sbagliato qualcosa…” minimizza una ragazza all’uscita. Il problema per loro è che “la gente non capisce che la droga va di pari passo con l’arte.

É l’arte è musica”.

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