Cronache

Ilaria D'Amico su Gigi Buffon: "Pensavo fosse un fascista"

Ilaria D'Amico racconta alcuni retroscena sulla sua storia con Gigi Buffon. E il portiere finisce nel mirino di Maurizio Gasparri

Ilaria D'Amico su Gigi Buffon: "Pensavo fosse un fascista"

"Gigi per me era una commistione indefinita tra il campione di cui conoscevo le gesta e l'immaturo, se non il fascista che una volta, a Parma, aveva indossato una maglietta con la scritta 'Boia chi molla'". E' il retroscena di Ilaria D'Amico, giornalista sportiva e volto di 'Sky Calcio Show' e compagna del portiere di Juventus e Nazionale Gianluigi Buffon, svelato in un'intervista al numero di 'Vanity Fair' in edicola oggi. Del numero uno azzurro e bianconero, Ilaria spiega di aver scopero "la tenerezza. La curiosità. Il bellissimo mondo di un uomo leale che ha un animo stupendo e che nella sua vita ha avuto tante gioie, ma ha anche sofferto molto".

Con Buffon, confessa, è stato un "colpo di fulmine. Prima di quella sera ci eravamo spediti tre sms in 15 anni". Poi "passammo da tre, a cinque, a dieci, a cinquanta messaggi al giorno. Le amiche ridevano: 'Va bene Ilaria, ci vai in vacanza e poi vi salutate, giusto?'. 'Forse non avete capito, io mi sono innamorata di quest'uomo'". Dopo 6 mesi di assenza dal video, per la nascita di Leopoldo Mattia, D'Amico torna in Tv per raccontare su Sky gli Europei in cui il padre del suo secondo figlio reciterà da Capitano della Nazionale: "Non è un nuovo inizio e non sento alcuna pressione, ma solo l'emozione e la felicità di tornare a fare il mio lavoro dopo essermi presa il giusto tempo per essere madre e aver oliato quella macchina complessa che è la famiglia allargata".

Gasparri contro Buffon

E su Buffon è intervenuto anche il senatore azzurro Maurizio Gasparri: "uffon è diventato renziano forse per cancellare il suo passato di simpatizzante della destra estrema da giovane. Per espiare queste presunte colpe si è messo dalla parte di Renzi sul referendum. Una cosa patetica. Buffon è un grande portiere, ma il capitano della Nazionale che va agli Europei deve essere di tutti.

È un giocatore simbolo» ma, lamenta, «ha fatto una scelta poco coraggiosa: si schiera col partito di governo".

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