La Buvette

Interferenze americane sul voto italiano?

Il caso che agita la politica con il commento del direttore Augusto Minzolini

Interferenze americane sul voto italiano?

Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Gli 007 sganciano la bomba a pochi giorni dal voto ed entrano a gamba tesa nella nostra campagna elettorale mandandola in subbuglio con notizie generiche rilanciate con fare partigiano da alcuni giornali italiani. L’intelligence Usa avverte: i russi hanno finanziato partiti politici e dirigenti di una ventina di Paesi. Con oltre 300 milioni di dollari. Una notizia allarmante che agita la campagna elettorale. Nonostante, però, come sottolinea il Copasir, non risultino partiti e politici italiani.

Ma non sarebbe il caso di fare subito i nomi? Lo abbiamo chiesto al nostro direttore Augusto Minzolini - ascolta il podcast -. Per Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, non si tratta di interferenze e, con fare diplomatico, spiega “qualcuno ha parlato di interferenze ma in realtà il problema vero è l’utilizzo strumentale che un certo tipo di stampa italiana di sinistra e di certi politici di sinistra fa. Cercano di denigrare l’avversario sapendo che probabilmente non hanno delle chance per poter vincere queste elezioni”.

Non ci sono né nomi, né cognomi. Al momento solo una lista e tante illazioni. Da sinistra tutti puntano il dito contro il centrodestra, non aspettavano altro che l’aiutino. Il Pd, in evidente stato di difficoltà, cavalca la notizia e discredita avvelenando i toni di questi ultimi 9 giorni prima del voto. “Non ci sono notizie riguardanti l’Italia, il nostro Paese non è tra quelli citati dal dossier eppure si è utilizzata questa notizia per attaccare sempre e solo la Lega. L’obiettivo è quello di demolire la Lega. Lo è sempre stato. È l’obiettivo del sistema ma anche questa volta non ce la faranno. Non c’è niente da fare, in Italia se il centrodestra ha i numeri per governare devono fare sempre di tutto per evitare di farci governare”.

Inutile dire che sotto tiro è finito il leader della Lega Matteo Salvini che paga lo scotto di essere stato simpatizzante di Putin. Salvini assicura “mai preso soldi russi”. Il dossier secretato suona tanto come un avviso al prossimo governo, un avvertimento.

Una sorta di minaccia. Da alleati, gli americani, non dovrebbero forse evitare di gettare ombre sul nostro Paese?

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