Invasione di "cubomeduse" in Italia. Allarme al mare: "Invisibili"

Gli esperti lanciano l'allarme per i bagnanti nell'Adriatico. Le "cubomeduse" sono piccole ma estremamente urticanti. Ecco cosa fare in caso di contatto

Invasione di "cubomeduse" in Italia. Allarme al mare: "Invisibili"

Scatta l'allarme meduse nei mari italiani, soprattutto l'Adriatico. Le vacanze degli italiani rischiano di essere rovinate dalle "cubomeduse", una particolare categoria di meduse molto più urticanti di quelle che fino ad oggi siamo stati soliti conoscere.

Le cubomeduse

Roberto Danovaro, professore di Biologia Marina all'Università Politecnica delle Marche, le ha descritte come "grandi quanto un pollice, ma delle cargognette". E questo per sottolineare la loro pericolosità. Sono molto velenose e possono portare a choc importanti, soprattutto per le persone più sensibili al loro "morso". "I suoi tentacoli, - spiega Danovaro, come riporta il Corriere Adriatico - lunghi una decina di centimetri, provocano urticazioni, più o meno fastidiose a seconda delle sensibilità di chi ne è colpito o della parte del corpo che ci viene a contatto".

Quella delle "cubomeduse" nell'Adriatico si tratta di una vera e propria invasione. L'unico sollievo è che non sono mortali. "Stupisce la densità di questi giorni - ha aggiunto il professore - Va detto che trovano particolarmente adatte queste acque, orlate da frangiflutti, perché ricche di alimento là dove si creano correnti in entrata e in uscita dalle barriere. Inoltre sono ghiotte degli organismi attratti di notte dalla luce dei lampioni. E queste spiagge sono relativamente illuminate, nelle sere estive". Non sono pericolose come le "parenti" australiane, ma bisogna comunque stare molto attenti.

C'è un modo, però, per evitare il contatto con le cubomeduse. “Ovvio - dice Danovaro - evitare di toccarla. E di fare il bagno tra le scogliere frangiflutti. Poiché pizzicano anche di notte, sconsiglierei i bagni notturni.

Se poi vi resta attaccato un tentacolo, cercare di toglierlo con l'aiuto di una tessera magnetica, un qualunque bancomat, poi sciacquare con acqua di mare. Se fa tanto male, poiché il veleno è termolabile basta mettere la pelle sotto l'acqua calda del rubinetto".

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