Cronache

"Invece dei giornali, comprate i babà". Polemica su De Luca

Il governatore a Napoli accusa la stampa, i sindacati attaccano e lui replica : "Chi difende la libertà di stampa può difendere chi pubblica notizie false?"

"Invece dei giornali, comprate i babà". Polemica su De Luca

“Invece dei giornali, compratevi un babà”. Così parlò il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, innescando l’ennesimo capitolo della saga che lo oppone alla stampa. E se i sindacati replicano, lui aggiusta il tiro: “Ce l’ho con chi pubblica notizie false”.

Il caso è scoppiato al Forum Diabete tenutosi ieri a Napoli. Da lì De Luca ha lanciato strali contro i giornalisti, arrivando a definire “reietto” chi “spara i titoli” creando polemiche dal nulla. Era già furioso, il governatore, per le notizie sui cadaveri “dimenticati” all’ospedale Cardarelli (fatto per cui ha già annunciato di aver intenzione di far partire una raffica di querele) e s’è infuriato di nuovo per aver letto sui giornali di una polemica con il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che, secondo lui, è totalmente inventata.

La filippica, poi, l’ha chiosata rinnovando alla platea quell’invito che ebbe a fare, giusto pochi anni fa, ai suoi concittadini di Salerno. “Invece di comprare giornali, acquistate un babà: ne guadagnerete in salute”.

Le frasi di De Luca hanno immediatamente sollevato un vespaio di reazioni. Dal sindacato dei giornalisti campano, il Sugc, è partito il contrattacco ripreso anche dalla Fnsi: “Il presidente della Regione Vincenzo De Luca si spreca ancora una volta in aggettivi e commenti contro la stampa locale, parla di “cialtroneria”, invitando, addirittura, a non comprare e leggere i giornali. Definisce, tra l’altro, i cronisti “relitti incapaci di fare i giornalisti”. Evidentemente, per De Luca il diritto di cronaca vale solo quando si tratta di elogiare l’attività della sua amministrazione”.

E quindi l’invito: “Ricordiamo al governatore che viviamo in un Paese che prevede addirittura il carcere per i giornalisti e dove i magistrati arrivano a sequestrare i telefonini dei cronisti, che, se sbagliano, rispondono in sede penale e civile di quello che scrivono. Il Sindacato dei giornalisti invita tutti, in primis gli altri organismi di categoria a livello locale, a prendere le distanze da un interlocutore che non ha alcun rispetto verso la stampa”.

Finita qui? Manco per idea. Perché De Luca, controreplica e stavolta lo fa dai social, dove il governatore tuona: “Libertà di stampa. Chi la difende può difendere anche chi diffonde notizie false? Nulla di nuovo: si estrapola una frase dal discorso, si omette il riferimento rivolto ai numerosi giornalisti presenti (“parlo di singoli personaggi, non mi rivolgo alla categoria che svolge un lavoro difficile e prezioso…”), ed è polemica. Lo ribadiamo: massimo rispetto per la funzione critica dell’informazione, pilastro della democrazia.

Massimo disprezzo per chi diffonde false notizie”.

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