Si sta parlando in questi ultimi tempi di una mini-ripresa del mercato automobilistico. La ripresa, in effetti, c'è, ma è trainata dal settore del noleggio e dalle società, più che dagli acquisti dei privati. In effetti, dal parco dei privati arrivano segnali sempre poco incoraggianti come la riduzione delle spese di manutenzione dell'auto e della valutazione che ne dà ormai la quasi totalità della clientela, ritenendo che le spese per la macchina siano eccessive, così come i costi sostenuti per la gestione totale del veicol (assicurazione, carburante, tassa di circolazione, Iva e tasse all'acquisto, immatricolazione, passaggio di proprietà, costi per l'accesso alle zone Ztl delle città principali e così via).
Nell'incontro che c'è stato qualche giorno fa al FORUMAutoMotive, svoltosi a Milano, Daniele Capezzone (Fi), presidente della commissione Finanze della Camera, e Silvia Fregolent (Pd), membro della stessa commissione, in puro spirito bipartisan hanno assicurato di continuare a impegnarsi per far approvare una serie di misure economiche che servano da leva e incoraggiamento al ricambio del parco. La scelta delle misure proposte dai due rappresentanti del Parlamento italiano è senz'altro molto corretta perché tende a rivolgersi soprattutto alla sostituzione del parco inquinante, con vetture a basse emissioni.
È sorprendente, tuttavia, come ancora non si riesca dopo anni di crisi, di analisi e di proposte, a sensibilizzare l'esecutivo sulla necessità di far riprendere il percorso di crescita al mercato dell'auto, secondo le linee strategiche, peraltro già indicate dalla Commissione europea, nelle sue varie delibere, tutte mirate a migliorare qualitativamente il parco circolante nel Vecchio continente, attraverso la riduzione dei livelli di anidride carbonica.
Sappiamo che le associazioni di categoria si sono impegnate in questi mesi con i rappresentanti dell'esecutivo e hanno presentato varie proposte, per il momento ancora non accolte.
Sappiamo anche che la determinazione di Capezzone e Fregolent è tale che non si fermerà di fronte a critiche, che abbiamo letto e non condividiamo, a resistenze e a disinteresse, ma li stimolerà ulteriormente per raggiungere l'obiettivo strategico per la ripresa del mercato dell'auto, rimpiazzando vetture pericolose e inquinanti con automezzi tecnologicamente avanzati e puliti. I saggi ci dicono che per avere successo bisogna avere pazienza, ma siamo anche consapevoli che di pazienza si può morire, metaforicamente ovvero economicamente.*Presidente Areté Methodos
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