Cronache

Il "Kingston Clan", tra poligamia e incesti nella setta mormonica dello Utah

La setta mormona, chiamata anche "l'Ordine" è struttura come una cooperativa: soldi e proprietà sono gestita dal capo. Chi scappa è ripudiato dalla famiglia

Il "Kingston Clan", tra poligamia e incesti nella setta mormonica dello Utah

A sud ovest degli Stati Uniti, ai confini con il deserto della California e dell'Arizona, si trova lo Utah, lo Stato con la più alta percentuale di Mormoni, una confessione religiosa che pratica la poligamia. Tra questi, però, "Il Klngston Clan", è una delle più famose e influenti famiglie mormoniche della zona che, guidata dal Paul Elden Kingston, oltre a esercitare liberamente la poligamia, pratica l'incesto e sfrutta finanziariamenti i suoi membri.

La comunità, infatti, organizza unioni fra ragazzine minorenni e parenti più anziani, contando adesso più di 4000 persone che contrariamente alla chiesa mormona ufficiale, vestono in modo moderno e conducono una vita all'apparenza normale.

In un'intervista pubblicata su Vice, Juliana Johonson ex membro della setta e figlia diretta di Kingston, racconta com'è crescere e poi scappare da una comunità mormonica.

Juliana, che oggi ha 35 anni, racconta come l'ordine sia strutturato come una cooperativa: ognuno è pagato pochi centesimi l’ora e il resto va alla collettività. Tutti soldi finiscono nella banca di Kingston e se un membro vuole prelevare, deve spiegare a cosa serviranno i soldi.

La ragazza a soli 15 anni è stata costretta a sposarsi con suo cugino di 19 anni, diventando la sua seconda moglie. Per i mormoni le donne sono proprietà dei propri padri e dei propri mariti: "Appena mi sono sposata, volevo scappare, non solo da mio marito, ma dall'ordine - racconta Juliana - nessuna di noi avrebbe voluto sposarsi, ma è quello che loro si aspettano da un donna".

Le donne poi devono garantire una numerosa prole ai propri mariti: "Non è necessariamente una regola, ma hai più possibilità di diventare la moglie favorita se riesci ad avere almeno un bambino all'anno", commenta la donna.

Ma quando si è scoperto, che Julianna, nata con gravi complicazioni di salute, era incapace di concepire, la famiglia ha iniziato ad isolarla e ad escluderla dal gruppo come se in lei ci fosse qualcosa che non andasse bene, non lasciando alla ragazza nessuna possibilità, se non quella di scappare con appena 600 dollari.

Adesso la donna vive una vita normale e si guadagna da vivere facendo l'autita per Uber.

Un'altra testimonianza della crudeltà della setta mormona è quella di, Val Snow, che all'età di 18 anni è stato cacciato dalla comunità dal suo stesso padre a causa della sua dichiarata omossessualità: "Mio padre mi disse che, visto che ero gay, non potevo vivere nella stessa casa con gli altri miei fratelli che sarebbero stati in pericolo vicino a me - racconta Val - l'omossessualità tra i mormoni non è accettata. Molto semplicemente: se sei gay vai all'inferno. È quasi meglio se non fossi mai nato".

E nonostante Val non abbia lasciato l'ordine di sua volontà, ma costretto dal padre, ora capisce che è stata la cosa migliore per la sua vita:"Probabilmente adesso sarei sposato con una o più donne, ma non sarei felice".

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