Cronache

La Lav cerca stagisti ma fa passare avanti i vegani

La celebre associazione animalista pubblica un bando per uno stage di sei mesi in cui requisito preferenziale per l'assunzione è la scelta di essere vegani

La Lav cerca stagisti ma fa passare avanti i vegani

Cercasi laureato, con buona conoscenza dell'inglese e del funzionamento delle Istituzioni italiane ed europee, disponibile alle trasferte e... vegano. Sono queste le caratteristiche richieste per poter intraprendere uno stage di sei mesi all'Ufficio rapporti istituzionali della Lega Antivivisezione, meglio nota come Lav.

Certo, l'essere vegano era un "titolo preferenziale" e non un requisito imprescindibile ma a parità di requisiti i vegani avrebbero la preferenza. Niente carne, pesce, latticini, miele, uova e ogni altro alimento di origine animale.

La scelta degli animalisti, divenuta virale sul web, non manca di suscitare le polemiche da parte di tanti che la giudicano una decisione discriminatoria. Tuttavia dalla Lav si difendono per bocca del presidente Gianluca Felicetti, che spiega come "Non è certo la prima volta che nei nostri annunci chiediamo in via preferenziale la scelta vegana. E' dalla metà degli anni '90 che è una delle caratteristiche del nostro lavoro a favore dei diritti degli animali, è una delle gambe forti su cui poggia la nostra associazione."

"Essere vegani - aggiunge - non è un titolo per iscriversi alla nostra associazione ma lo diventa automaticamente per poterla rappresentare. Essere vegano diventa titolo preferenziale solo a parità di capacità del possibile candidato, una sorta di attaccamento ai colori sociali. Insomma, se il vegano è un somaro non è che lo prendiamo solo per spirito di squadra, propenderemo per l'onnivoro".

In molti, tuttavia, contestano la procedura di selezione degli animalisti, giudicandola in contrasto con l'articolo 8 dello Statuto dei lavoratori che vieta al datore di lavoro di fare indagini sulle opinioni politiche religiose o sindacali del lavoratore. Tuttavia l'offerta resta valida e c'è da giurare che non saranno pochi i candidati pronti a fingersi vegani solo per ottenere il posto.

Almeno fino alla prima pausa pranzo, quando dovranno stare attentissimi a non farsi sorprendere mentre mangiano un uovo o anche solo una fettina di carne.

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