"La Lega a Napoli dà l'avviso di sfratto a De Magistris"

Il partito di Salvini è la seconda forza del centrodestra a Napoli e in Campania. Il neodeputato partenopeo Cantalamessa: "Ora aspettiamo le dimissioni di De Luca".

"La Lega a Napoli dà l'avviso di sfratto a De Magistris"

"Il risultato della Lega al Sud? Un avviso di sfratto a De Magistris". Ne è convinto Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale per la Campania di Noi con Salvini, che è stato eletto alla Camera dei Deputati nel proporzionale del collegio di Salerno.

Un successo che, a fronte della potenza del fuoco di fila delle polemiche e delle proteste, ha colto di sorpresa gli osservatori. Ma non Cantalamessa: “Sono contento del risultato ma non sono meravigliato - spiega a IlGiornale.it -. Girando per le strade, per i mercati, davanti alle Chiese si percepiva la voglia di condivisione delle nostre battaglie che partono dalla la difesa del crocifisso e all’idea di famiglia tradizionale, passano per la tutela del Made in Italy e del piccolo commercio al cospetto dei colossi del web che rischiano di spazzarlo via, e arrivano a quelle per la sicurezza e la legalità”.

Eppure, proprio contro Salvini, s'era schierato Luigi De Magistris che, alla Lega "nazionale", ha dichiarato una dura guerra politica: "Il sindaco di Napoli cerca con battaglie pseudo ideologiche di distrarre i napoletani rispetto ai tanti problemi che vivono. Dall’emergenza di insicurezza e illegalità, e basti pensare alla zona di Piazza Garibaldi, ai cantieri eternamente aperti. De Magistris tenta, ma è stato smentito dai fatti, di spostare il discorso su questioni ideologiche - afferma Cantalamessa -. Ai napoletani non interessano le ideologie, interessa la qualità della vita che purtroppo mai come negli ultimi anni è scesa sempre di più per colpa di una amministrazione totalmente incapace. Questa elezione rappresenta un avviso di sfratto al sindaco De Magistris. Per quanto riguarda il governatore Vincenzo De Luca, ora aspettiamo solo le sue dimissioni dopo quelle dell’ex premier Renzi”.

Una battuta, poi, sulla mano tesa dal sindaco partenopeo al M5S senza lesinare stoccate all'altro grande avversario napoletano della Lega, Roberto Saviano: "Il sindaco sta cercando un salvagente, magari se si mettono insieme lui e Saviano, si abbracciano smentendo questo finto odio tra di loro, riusciranno a salvarsi. Il nulla poggiato sull’arroganza, contro l’arroganza poggiata sul nulla, magari riescono a farcela a non affondare”.

Per il neodeputato la Lega al Sud ha ottime chance per radicare il suo consenso: “Con il voto di domenica, la difesa delle questioni meridionali arrivano sui tavoli nazionali; significa finalmente che si può pensare a una politica al Sud che non sia più fatta comprando la fame delle persone, che non si facciano più promesse ai singoli, ma che si pensi finalmente alla difesa e allo sviluppo della nostra terra. E immaginare che per viaggiare da Napoli e Bari non ci vogliano più cinque ore col treno, magari i nostri figli potranno muoversi – finalmente – come in ogni altra parte d’Italia".

La saldatura tra la Lega e la destra locale, al Sud, presuppone un cambio di passo sulle strategie politiche tradizionali: "La Lega immaginata, voluta e costruita da Salvini è una Lega che supera il concetto di Nord e Sud e anche quello di destra e sinistra. Parlare di identità, territorio e sovranità significa avere una visione della politica del nostro Paese che prescinde e va oltre gli steccati tradizionali. Quella divisione tra destra e sinistra aveva senso quando c’era un problema di distribuzione di ricchezza, oggi però il problema è la produzione di ricchezza e la difesa dell’identità.

I valori restano sempre gli stessi. Ma il mondo è cambiato, se Facebook vale, in termini economici, più del Pil del Portogallo vuol dire che la politica oggi deve avere la capacità di adeguare i suoi metodi e le sue battaglie al mondo che cambia”.

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