La lettera di Eichmann prima di essere impiccato

Il presidente israeliano Reuven Rivlin renderà pubblici oggi, nella Giornata della Memoria, alcuni documenti ancora mai diffusi fra i quali una lettera manoscritta di Adolf Eichmann, nella quale il comandante delle SS chiedeva la grazia subito prima dell'esecuzione. La lettera con la richiesta del criminale nazista era stata presentata all'allora presidente di Israele Yitzhak Ben-Zvi

La lettera di Eichmann prima di essere impiccato

Il presidente israeliano Reuven Rivlin renderà pubblici oggi, nella Giornata della Memoria, alcuni documenti ancora mai diffusi fra i quali una lettera manoscritta di Adolf Eichmann, nella quale il comandante delle SS chiedeva la grazia subito prima dell'esecuzione. La lettera con la richiesta del criminale nazista era stata presentata all'allora presidente di Israele Yitzhak Ben-Zvi.

Eichmann era stato catturato in Argentina nel 1960 dagli agenti del Mossad, i servizi segreti israeliani, ed era stato estradato in Israele dove poi era stato processato e condannato a morte nel 1961. Nella sua lettera il criminale nazista sosteneva che il tribunale israeliano avesse esagerato il suo ruolo nell'organizzzazione della logistica della "soluzione finale", vale a dire nello sterminio degli ebrei. "Bisogna distinguere i responsabili dalle persone che come me sono state semlici strumenti nelle loro mani", sosteneva Eichmann. "Io non ero un responsbaile e non mi sento quindi colpevole" (...

) "pertanto non ritengo giusto il giudizio della corte e vi chiedo, signor presidente, di esercitare il vostro diritto a concedermi la grazia, così che la condanna a morte non venga eseguita". La lettera è firmata da Adolf Eichmann e datata 29 maggio 1962 a Gerusalemme. Il nazista è stato giustiziato due giorni dopo.

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