Livorno, magrebino in crisi d'astinenza aggredisce sanitari e agenti

Lo straniero, secondo alcune fonti, avrebbe anche rivolto una lametta contro il personale sanitario e gli agenti intervenuti sul posto: per lui la semplice misura cautelare dell'obbligo di firma

Livorno, magrebino in crisi d'astinenza aggredisce sanitari e agenti

Finisce al pronto soccorso dell'ospedale di Livorno a causa di una crisi di astinenza da sostanze stupefacenti ma, non ritenendo sufficiente quanto somministratogli dal personale medico e con la pretesa di ottenere ulteriori farmaci, si scaglia contro i sanitari ed i poliziotti intervenuti sul posto, costringendoli a ricorrere all'uso dello spray urticante.

Protagonista in negativo del grave episodio, avvenuto nelle prime ore del mattino di martedì 21 gennaio all'interno della struttura ospedaliera di Viale Vittorio Alfieri, è un uomo di 35 anni di nazionalità tunisina il quale, dopo il giudizio direttissimo, se l'è cavata con un semplice obbligo di firma.

Come riferito dalla stampa locale, che ha diffuso i pochi dettagli noti della vicenda, lo straniero si trovava nel pronto soccorso del nosocomio insieme alla compagna, una donna livornese. Sono all'incirca le 4:45, ed il nordafricano si trova in piena crisi di astinenza da droga, quando viene fatto entrare all'interno del reparto per ricevere delle cure e placare quello stato di agitazione.

Il personale medico in servizio in quelle ore al pronto soccorso gli fornisce le prestazioni previste dal protocollo, una quantità di medicinali che, tuttavia, non soddisfano appieno il magrebino. Lo straniero, infatti chiede inizialmente e poi pretende che gli venga somministrata una dose superiore di farmaci.

I sanitari respingono la richiesta e motivano la loro scelta al 35enne, che non pare intenzionato a sentir ragioni ed inizia ad alterarsi. Medici ed infermieri divengono quindi bersaglio di imprecazioni e minacce da parte del facinoroso, che scatena il panico ed il caos nel reparto, scagliandosi contro di essi.

"Go News" riporta che il nordafricano avrebbe addirittura estratto una lametta, puntandola poi contro il personale in servizio per rendere ancora più esplicite le proprie intimidazioni.

Dall'ospedale, quindi, partono numerose richieste di intervento alle forze dell'ordine, dato che la situazione era sempre più rischiosa e fuori controllo.

Sul posto si precipitano gli uomini della squadra volanti della questura di Livorno, che tentano inutilmente di ricondurre il tunisino a più miti consigli. Sempre più agitato, il 35enne rivolge la lama anche contro gli agenti, costretti a ricorrere all'uso dello spray urticante per evitare ulteriori ed inutili rischi.

Stordito, lo straniero viene ammanettato e finisce in centrale per le consuete operazioni di identificazione.

Qui emerge anche un provvedimento di espulsione ai suoi danni firmato dal questore di Livorno Lorenzo Suraci e ovviamente non ottemperato.

Accusato di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, il magrebino è già stato sottoposto a giudizio direttissimo: per lui la misura cautelare dell'obbligo di firma.

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