Cronache

L'Ordine di Malta ha eletto il nuovo Gran Maestro

L'Ordine di Malta ha eletto il suo nuovo Gran Maestro. Si tratta di Fra' Giacomo Dalla Torre del tempio di Sanguinetto. La riforma sembra appena avviata: adesso dovrebbe essere cambiata la Costituzione

L'Ordine di Malta ha eletto il nuovo Gran Maestro

L'Ordine di Malta ha il suo nuovo Gran Maestro. Fra' Giacomo Dalla Torre del tempio di Sanguinetto è stato eletto nella giornata di ieri dai cinquattaquattro membri del Consiglio Compito di Stato.

I contrasti con il Vaticano potrebbero essere terminati o almeno parzialmente risolti. Dalla Torre ha settantaquattro anni ed è il successore di Matthew Festing, che era stato "silurato" da Papa Francesco poco più di un anno fa. Le motivazioni delle dimissioni di Festing sono ancora al centro del dibattito giornalistico. Qualche giorno fa l'ex Gran Maestro ha dichiarato di essere stato messo da parte in quanto "ortodosso". I contrasti con Bergoglio erano nati in seguito a un episodio specifico: la distribuzione di condom durante una missione in Myanmar, dentro i nosocomi dell'Ordine di Malta. Festing ha fatto dimettere l'allora Gran Cancelliere Boeselager, ma si è rifiutato di collaborare con un'inchiesta interna promossa dalla Santa Sede, che intendeva fare luce sui motivi dell'improvviso allontanamento. E così Festing, su richiesta esplicita del pontefice argentino, ha abbandonato il suo incarico all'inizio del 2017. La volontà di Bergoglio è risultata decisiva: altrimenti Festing non avrebbe mai abbandonato per sua stessa ammissione.

L'Ordine di Malta ha attraversato anche un'altra correlata vicenda: la "sospensione" da patrono del cardinale "tradizionalista" Raymond Leo Burke. Il porporato americano, come i lettori ricorderanno, è autore assieme al cardinale Brandmueller e ai deceduti Meisner e Caffarra del sollevamento dei "dubia" riguardanti l'accesso al sacramento della comunione per i divorziati risposati, la "svolta dottrinale" contenuta in Amoris Laetitia. Qualcuno ha interpretato il provvedimento del pontefice come una mossa "politica".

Il Papa, in sintesi, ha avviato un'opera di riforma all'interno dell'Ordine di Malta tanto da inviare quattro vescovi con il compito di indagare sul perché della scelta riguardante Boeselager. Una iniziativa che alcuni hanno percepito come invasiva e che ha dato inizio al processo di rinnovo delle cariche. Adesso, però, dovrebbe arrivare il tempo della riforma della Costituzione dell'Ordine.

Secondo quanto si legge qui, infatti, sempre Bergoglio avrebbe voluto che l'elezione avvenisse dopo e non prima l'approvazione della riforma costituzionale. L'elezione di Dalla Torre, ancora, sarebbe stata favorita dai membri tedeschi, mentre i cavalieri inglesi avrebbero preferito un altro candidato. Monsignor Angelo Becciu, che Bergoglio aveva nominato commissario, dovrebbe restare tale fino al compimento del rinnovo del testo costituzionale.

Sembrerebbe di poter dire, insomma, che il Vaticano voglia dei cambiamenti strutturali nella vita interna dell'ordine religioso laicale.

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