Cronache

Quando una madre ruba i figli: plagio e conversione all'islam

La drammatica storia di un uomo cui l'ex moglie ha rapito i figli e portati in Marocco. Da due anni non può vederli nonostante le sentenze dei tribunali

Quando una madre ruba i figli: plagio e conversione all'islam

Una vicenda che spezza il cuore. Un padre che non vede per quasi due anni i figli perché l'ex moglie, e madre di piccoli, li ha rapiti, plagiati e infine fatti convertire all'islam. La storia è stata raccolta dalle Iene, che con un servizio di Pablo Trincia hanno mostrato quanto fatto da Fatima, tedesca di origini marocchine, ai suoi figli e all'ex marito Roberto (guarda il video).

Il calvario inizia più di due anni fa, quando il matrimonio nato da un colpo di fulmine comincia a vacillare. La coppia vive nel veronese, nasce un figlio nel 2006 e poi uno nel 2008. Ma pian piano la donna mostra segnali di insofferenze, diventa a volte aggressiva e nel 2009 si innamora di un altro uomo. Spesso urla in auto, dicendo: "Sta cazzo di Italia, italiani di merda". Alla fine arriva la separazione e l'accordo che permette al padre di vedere i figli nel fine settimana. Accordo condiviso. Ma le cose non vanno bene. Il padre non riesce a vedere i figli e riceve spesso aggressioni fisiche dalla donna. La quale inizia a plagiare i figli, convincendoli a dire al telefono al padre che loro vogliono stare con la madre e non vogliono vedere il loro papà. Un dramma, se si pensa che a quel tempo i bambini hanno appena 3 e 6 anni.

Un giorno Fatima parte fino ad Aachen, in Germania e si porta via i due figli. Roberto ricorre al tribunale e un giudice tedesco obbliga la donna a tornare in Italia con i piccoli. Intanto il giudice di Venezia emette un divieto di espatrio per tutto Schengen dei bimbi e obbliga sia al padre che alla madre a sottoporsi ad una valutazione psichiatrica. Lui risulta idoneo, Fatima invece no. Gli psichiatri evidenziano una sua "doppia personalità", con "desiderio di vendetta inesauribili" e un eccessivo "potere" che la donna ha sui suoi due bimbi. La colpa di Roberto, in fondo, sarebbe proprio quella di non essere più assoggettato a lei.

Gli episodi di violenza continuano e sempre davanti ai bambini. Un giorno Roberto trova un messaggio in segreteria in cui sente la donna istruire ai figli su come mentire al padre che non vuole andare da lui. Il padre allora chiede che alla presenza della consegna dei bambini ci sia sempre un tutore dei minori. Ma la donna continua a mostrare momenti di follia davanti ai bimbi.

Alla fine decide di fuggire, quasta volta va prima a Nizza e poi a Casablanca, nonostante sui figli sia ancora attivo il divieto di espatrio. Alla faccia della sicurezza di Schengen. Il padre per due mesi e mezzo non ha idea di dove siano i figli. Poi alla fine riesce in qualche modo ad ottenere informazioni su di lui. Gli arriva una foto con i passaporti e un video in cui si vede il rito di circoncisione dei bambini, festeggiati perché sono diventati musulmani.

La distanza tra i piccoli e il padre diventa sempre più grande. Un solco creato dalle azioni di plagio messe in atto dalla donna. Nonostante tre sentenze di tribunali, quello italiano, tedesco e marocchino, nessuna autorità si occupa di andare a prendere i piccoli e riportarli in Italia. Ricordiamo che la donna è stata definita non idonea a crescere dei minori ed è stata condannata da un giudice per sottrazione di minore. Eppure, nessuno si muove.

Pablo Trincia è riuscito a rintracciare la casa dove vive la donna con i figli a Meknes, in Marocco, città d'origine della famiglia dei Fatima. Ma la donna non vuole sentire ragioni. Di fronte ai bambini insulta il padre, lo definisce una "bestia", chiama gli italiani "razza di merda" e ripete che i suoi figli non torneranno mai in Italia.

Il tutto, solo perché vuole "vincere" contro quell'uomo che non si è piegato alla sua volontà.

Commenti