Niente minaccia telefonica di dimissioni a Grillo da parte della Raggi. Questo è il sunto, e la parte più importante, del post pubblicato da Luigi Di Maio su Facebook. Il vicepresidente della Camera smentisce anche le ricostruzioni giornalistiche sulle presunte divisioni interne al Movimento a Roma, dove due "fazioni" si stanno contendendo le nomine, con la Raggi accerchiata dal direttorio romano che le è stato "affiancato".
O forse, bisognerebbe dire "imposto". Nel senso chel'invasione di campo da parte di Roberta Longobardi e della telegenica senatrice Taverna sulle nomine della giunta capitolina a Cinque Stelle sembrano mettere in imbarazzo il sindaco Raggi. Alla finestra, poi, c'è proprio Di Maio, candidato "naturale" dei grillini per la corsa a Presidente del Consiglio ed esponente talmente potente che la sua voce non può di certo rimanere inascoltata.
Ebbene, oggi Di Maio, dopo giorni in cui i giornali si sono sbizzarriti nel raccontare la crisi grillina a Roma, si è preso la briga di smentire tutto (o quasi). "Quello che state leggendo sui giornali in questi giorni è falso - scrive il vicepresidente della Camera - Dal gossip su Roma, alle telefonate, alle correnti, alle beghe interne, addirittura le invenzioni sui litigi con Grillo. Allucinazioni di giornalisti che da quando è finita la prima Repubblica, non azzeccano uno scenario neanche se glielo passa il diretto interessato".
Poi l'affondo senza precedenti ai cronisti, colpevoli, secondo lui, di aver travisato le sue parole e di aver costruito retroscena fasulli: "Ad alcuni di loro - continua Di Maio - non rilascerò mai più un'intervista, vista la disonestà intellettuale dimostrata, e per questo inventano di sana pianta su di me. Niente di nuovo. Avevamo previsto che sarebbero stati tutti contro Virginia e la sua Giunta. Ma siamo un gruppo compatto e forte. Siamo una comunità. Per quanto provino a farci apparire come gli altri, ogni volta la loro disinformazione gli si rivolta contro come un boomerang".
"Di questi tempi - conlcude Di Maio - consiglio "La Settimana Enigmistica", che batte tanti quotidiani per copie vendute. Lì i rebus ve li risolvete da soli. E sicuramente il risultato è più attendibile".Mancano però alcune risposte sui nomi della giunta capitolina ancora in alto mare.
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