Cronache

Manca ricetta di 50 anni fa e le negano il risarcimento

Argentina è nata senza le braccia, a causa degli effetti del farmaco talidomide. Ma per avere il risarcimento dovrebbe presentare la ricetta di 50 anni fa

Manca ricetta di 50 anni fa e le negano il risarcimento

Argentina è nata senza braccia. Adesso ha 50 anni, ma lo Stato non le ha ancora concesso il giusto risarcimento per la sua disabilità, conseguenza degli effetti devastanti di un farmaco usato negli anni Cinquanta contro la nausea pre-parto.

Nel 1954, un'azienda tesca mise in commercio il sedativo e anti-nausea a base di talidomide, che venne spacciato in 46 paesi come "farmaco da banco efficace e sicuro", secondo quanto si legge sul sito Vita (Vittime del talidomide Italia). Nel 1961, però, il sedativo venne tolto dal mercato, a seguito di una lunga battaglia, perché ci si era resi conto degli effetti pericolosi che poteva avere sui nascituri. In Italia però, il farmaco, insieme ad altri 15 prodotti contenenti talidomide, venne vietato solamente nel 1962: "Troppo tardi: quelle medicine avevano già fatto tra le 350 e 400 vittime di handicap vari. Più i bambini nati morti, gli aborti spontanei". Negli anni successivi, però, tali farmaci continuarono a circolare.

E tra le vittime del talidomide c'è anche Argentina, nata nel 1969. La sua battaglia per ottenere il giusto risarcimento inizia anni fa, come racconta la Verità, quando era andata fino a Roma, per convincere i politici ad ascoltarla. Lì aveva incontrato, tra gli altri, il ministro Carlo Giovanardi, che aveva parlato all'allora premier Silvio Berlusconi del problema: il risultato fu una legge del 2008, che prevedeva risarcimenti (fino a 4.360 euro mensili) per i nati tra il 1959 e il 1965. Argentina, quindi, risultava esclusa dalla fascia.

Circa tre anni fa, però, era passata una nuova norma, ma il Ministero e l'Istituto superiore della sanità hanno scritto alcune linee guida per l'applicazione della legge: "L'indennizzo poteva essere dato anche a chi era nato fuori dall' arco temporale previsto dalla prima legge del 2008, ma hanno aggiunto una precisazione. E cioè che chi fa richiesta deve presentare la prescrizione medica del farmaco". Una ricetta che, per Argentina, risalirebbe a 50 anni fa e che, chiaramente, la madre non ha conservato per tutto questo tempo. Ma la legge, in realtà, ha tenuto conto anche di questo: infatti, anche chi non ha la prescrizione può ottenere l'indennizzo.

Così, tre anni dopo l'approvazione della nuova legge (avvenuta nel 2016), Argentina è stata chiamata per una visita, che avrebbe dovuto accertare la sua disabilità e concederle l'indennizzo sperato da anni. "Un medico mi ha visto e ha scritto che la mia menomazione è compatibile con i danni prodotti dal talidomide- ha spiegato la donna alla Verità- Però non ha potuto stabilire il nesso causale perché non avevo la prescrizione del farmaco di 50 anni fa". Potrà fare ricorso e probabilmente lo vincerebbe ma, nel frattempo, passerà altro tempo.

E così, per un cavillo burocratico, Argentina si è vista negare ancora una volta il risarcimento tanto atteso, senza il quale la donna è costretta a vivere con 800 euro al mese, costantemente assistita dai genitori, che hanno 77 e 73 anni.

E si chiede: "Quando loro non ci saranno più, io come farò?".

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