Mentre ancora si stava cercando Yara, Fulvio Gambirasio era al lavoro e Massimo Bossetti lo aveva incontrato in cantiere. "Massimo Maggioni mi ha detto che era il papà della povera Yara. E io ho pensato 'ma cosa ci fa qua?'. C'erano ancora le gazzelle dei carabinieri in giro a cercare la figlia e lui era al lavoro. Non mi è sembrato normale", ha detto Bossetti. "Io mi sarei comportato diversamente da lui, sarei andato in giro con i carabinieri e la protezione civile a cercare mia figlia. Mia figlia è mia figlia - ha aggiunto - al diavolo il lavoro. Ho pensato 'questo non é un papà normale".
Poi Bossetti ha aggiunto: "Rivolgo un pensiero a Yara tutte le sere, prego per lei e per la sua famiglia tutte le sere". "L'hanno strappata dalla sua innocente quotidianità", ha aggiunto Bossetti che ha detto di non sopportare "un'accusa così infamante" come quella di aver ucciso "quella povera ragazza".
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