Cronache

Matera senza acqua potabile: "Chiudete le scuole"

Superamento dei parametri di sicurezza batteriologica. Scuole chiuse

Matera senza acqua potabile: "Chiudete le scuole"

Matera la città dei sassi, si è svegliata senza acqua. O meglio, è scattata l’ordinanza comunale che vieta l’uso dell’acqua, fino a ieri potabile. Il partitore Terlecchia-Matera ha superato i parametri dei batteri coliformi alla temperatura di 37 gradi centigradi. Subito è partito il divieto a livello cautelativo, da parte del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, che vieta “in tutto il territorio comunale di far uso per fini potabili dell’acqua erogata da Acquedotto Lucano, fino a diversa disposizione”.

Oggi, venerdì 19 ottobre, le scuole resteranno chiuse. L’Amministrazione comunale ha diffuso un avviso tramite il suo ufficio stampa per chiarire la situazione: “Ordinanza sindacale di divieto dell’uso dell’acqua corrente su tutto il territorio comunale per fini potabili e chiusura scuole della città nella giornata del 19/10/2018. Il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha emesso un’ordinanza cautelativa di divieto in tutto il territorio comunale di far uso per fini potabili dell’acqua erogata da Acquedotto Lucano, fino a diversa disposizione. L’ordinanza prevede la chiusura di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado ricadente nel territorio della città, nella giornata del 19 ottobre 2018. Acquedotto Lucano provvederà all’immediata istituzione di idonei servizi alternativi di consegna di acqua potabile mediante autobotti e/o acqua in confezione originale”.

Viene inoltre spiegato il motivo di questa decisione, presa dopo i dati ricevuti ieri in serata “L’ordinanza si è resa necessaria dopo la comunicazione inviata in data 18/10/2018 alle ore 21.59 dal Dipartimento prevenzione collettiva della salute umana , Uoc, per l’igiene degli alimenti e della nutrizione che riferisce dell’accertato superamento dei parametri dei batteri coliformi a 37 gradi centigradi del partitore Terlecchia-Matera.

Il Sindaco ha disposto che l’ordinanza sia inviata alla Presidenza della Regione Basilicata, al Dipartimento regionale della Salute sicurezza e solidarietà sociale, al Dipartimento regionale ambiente ed energia, ad Acquedotto Lucano, all’Asm e all’Arpab”.

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