La Sicilia è una delle due regioni inserite dal governo in zona arancione, ossia l'anticamera per la zona rossa. Puglia e Sicilia, infatti, vengono considerate a rischio a livello sanitario ma in questo momento non sussistono le condizioni per una chiusura totale come, invece, accade per la zona ross, dove sono attualmente state inserite quattro regioni. I vincoli per le zone gialle sono comunque stringenti, soprattutto perché è stato disposto il divieto di ingresso/uscita dalla regione non per motivi stringenti e non è consentito nemmeno lo spostamento tra comuni, se non per motivi giustificati. Sono tante le proteste che segnano le ore precedenti l'entrata in vigore del Dpcm alla mezzanotte di domani e Matteo Salvini pone al centro la questione migranti.
Nel suo profilo Instagram, il leader della Lega metteil focus su un aspetto finora sottovalutato, ossia l'enormità di sbarchi che da giorni si susseguono, soprattutto sulle coste di Lampedusa che, fino a prova contraria, è un territorio amministrativamente appartenente alla Sicilia. "Il divieto di entrare e uscire dalla Sicilia vale anche per chi sbarca a Lampedusa... O no?", si chiede Matteo Salvini sui social, puntando i piedi in un attacco frontale al presidente del Consiglio. "#Conteincapace, governo indegno!", ha scritto il leader della Lega come didascalia all'immagine esemplificativa. Con i confini regionali chiusi, che possono essere varcati solamente dietro esibizione di un'autocertificazione, nella quale si spiegano i motivi validi di salute, lavoro o necessità che obbligano il cittadino a oltrepassare il confine, come gestirà il governo la questione migranti? Al momento non sono state fornite indicazioni da Roma e a Lampedusa continuano gli sbarchi.
Nelle ultime 12 ore sono arrivate a Lampedusa circa 177 persone con sbarchi differenti, tutti autonomi. L'hotspot dell'isola è ormai al collasso. Da questa mattina sono in corso le operazioni di imbarco dei clandestini su uno dei traghetti quarantena mentre è atteso l'arrivo di una seconda nave già in queste ore, per terminarelo svuotamento del centro di prima accoglienza. Tutto questo mentre da Nizza chiedono la sospensione del trattato di Shengen dopo l'attacco terroristico di una settimana fa. "Nizza non è stata colpita in quanto Nizza, ma per la sua vicinanza con il confine con l'Italia", ha tuonato Christian Estrosi, sindaco della città francese.
Intanto dalla Sicilia, il governatore Musumeci alza la voce e protesta per la decisione del governo: "Se c'è un regia politica per colpirci? Basta mettere a confronto i dati attuali della Sicilia con quelli di altre regioni per rendersi conto di come il sospetto possa trovarsi dietro l'angolo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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