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Maurantonio, il blitz dell'avvocato in hotel: ecco cosa ha scoperto

Il suo avvocato è tornato nell’albergo con un pool di esperti per ricostruire quanto accaduto in quella tragica notte

Maurantonio, il blitz dell'avvocato in hotel: ecco cosa ha scoperto

Non si rassegna la famiglia di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto durante una gita scolastica all’Expo cadendo dal quinto piano di un hotel di Milano il 10 maggio scorso. Il suo avvocato è tornato nell’albergo con un pool di esperti per ricostruire quanto accaduto in quella tragica notte. Trovando, a 37 giorni dalla morte del ragazzo, nuove tracce biologiche a lui attribuibili e che ora sottoporrà ai magistrati. Mentre la Procura di Milano, dopo le prime indagini di rito, nei giorni scorsi ha fatto dei test di caduta con un manichino stabilendo che Domenico al momento fatale era da solo, a scendere in campo ora è Eraldo Stefani, legale della famiglia del ragazzo.

L’avvocato ha costituito un pool di 10 esperti tra cui ingegneri, genetisti, criminologi e tecnici audio e video per ricostruire la scena. L’operazione è scattata nella notte tra il 15 e il 16 giugno scorso quando, sgomberati gli spazi dell’hotel dove Domenico era con i suoi compagni di scuola, alle 23:00 in punto gli esperti si sono messi al lavoro. Sono state filmate le stanze per ricostruire quella che avrebbe dovuto essere la posizione di ogni ragazzo in gita. Sono stati fatti poi dei test di insonorizzazione delle stanze e quindi prove audiometriche per poter capire che cosa si potesse sentire da una parete all’altra delle camere o nel corridoio dove Domenico, ancora senza un perché, è arrivato alla finestra da cui è precipitato. Nessuna conferma, ma neppure smentita, sull’analisi degli sms inviati da Domenico.

Gli esperti dovrebbero stabilire, ma si attendono conferme, se siano stati effettivamente inviati da lui o magari da altri dopo che il ragazzo era uscito dalla sua stanza ed era, probabilmente, già morto. "Tutti esami e test - come riferisce l’avvocato Stefani - a cui era stata invitata la Procura di Milano o in subordine la polizia che sta seguendo l’indagine; ma alle 23:00 in punto - rileva il legale - quando abbiamo iniziato il meticoloso lavoro durato fino all’alba, l’ora del decesso di Domenico, non si è presentato nessuno.

Tutti elementi, quelli raccolti che possono fornire un quadro il più esauriente possibile su una vicenda in cui l’unica certezza è che Domenico non si è suicidato; analisi, le nostre, che servono a fare chiarezza, perché troppe voci ed indiscrezioni stanno girando senza che si abbia l’autentica percezione del caso".

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