Cronache

Mediolanum: «In Borsa si vince coi fondi»

Massimo Doris: «Solo diversificando si può guadagnare di più mantenendo il rischio sotto controllo»

Malgrado le crescenti tensioni geopolitiche alle porte dell'Europa, tra gli esperti è diffusa la percezione che l'economia e le Borse siano vicine alla svolta. La stessa Bankitalia ha rialzato le stime sulla crescita del pil della Penisola e un'ulteriore spinta alla ripresa sarà assicurata sia dalla Bce con il quantitative easing (che renderà sempre meno conveniente comperare Bot e Btp) sia dalla discesa del prezzo del petrolio. «Il fortissimo calo del greggio produrrà importanti risparmi sul fronte del costo dell'energia sia alle aziende, che potranno investire, sia alle famiglie italiane che avranno maggiore denaro in tasca», sottolinea Massimo Doris che guida Banca Mediolanum e il gruppo Mediolanum accanto al padre Ennio. «Il contesto attuale di tassi sotto lo zero mette in difficoltà l'investore privato. Il rendimento dei Bot è praticamente nullo e, quindi, diventa fondamentale affidarsi all'aiuto di un consulente per vagliare alternative che consentano di alzare i guadagni attesi senza aumentare troppo il rischio», prosegue Massimo Doris. Insomma il fai-da-te oggi in Borsa è davvero controdindicato.

Dottor Doris, come sta andando Banca Mediolanum?

«L'attuale situazione darà modo a Mediolanum di accelerare ulteriormente la raccolta, grazie alla sua rete di 4.400 professionisti, di cui 409 private banker. Lo scorso anno il nostro gruppo ha gestito masse per 64 miliardi, solo Banca Mediolanum 53 miliardi, di cui 12 sono affidati ai nostri private banker».

Il contesto politico internazionale è tuttavia molto complicato. Un cliente Private che cosa dovrebbe fare?

«I nostri consigli sono sempre specifici per ogni singolo cliente. Di norma la prima esigenza di un investitore private è comunque proteggere il capitale dalle oscillazioni dei mercati e da problematiche di successione. Molti optano, pertanto, per soluzioni assicurative, che proteggono maggiormente il patrimonio anche a fronte di eventuali pignoramenti o problemi successori. Lo scorso anno le polizze assicurative unit linked hanno raggiunto 1,349 miliardi».

Come si compone la vostra offerta?

«Visti i tassi prossimi allo zero per guadagnare di più, aumentando poco il rischio, occorre diversificare molto il giardinetto tramite i fondi. Il cliente deve accettare la volatilità dei mercati ma, se seguirà i consigli di Mediolanum, otterrà un rendimento interessante. La regola di diversificare vale ancora di più per chi vuole comperare azioni, perché i fondi permettono di prendere posizione nei più promettenti mercati azionari mondiali. Occorre un orizzonte almeno decennale: ci saranno degli strappi, ma l'investimento sarà redditizio perché l'economia mondiale cresce sempre nel suo complesso. Accettare la volatilità dei mercati non significa, quindi, subire il rischio di perdere il proprio investimento».

Che cosa deve acquistare chi ha un orizzonte breve?

«La scelta è tra conti di deposito o obbligazioni. La premessa è tuttavia che oggi è un grave errore investire con lo specchietto retrovisore. Negli ultimi anni i titoli di Stato hanno reso molto bene, mentre adesso c'è il rischio di portare a casa poco o nulla. In alcuni Paesi, come la Svizzera, i tassi sono negativi e anche la cedola proposta dai bund tedeschi a due anni non sarà sufficiente a ripagarne il prezzo di acquisto. Si sta verificando una situazione mai vista e non contemplata nei testi universitari: oggi si paga per depositare i soldi; per esempio la tesoreria di Banca Mediolanum viene pagata dalle altre banche per custodire la loro liquidità in eccesso, prima al contrario eravamo noi a corrispondere una remunerazione. Banca Mediolanum propone invece ai suoi clienti finali una remunerazione dell'1,25% l'anno sulla liquidità libera in giacenza oltre i 15mila euro sul contro corrente Freedom e dell'1,70% sui vincoli a un anno».

E la voluntary disclosures?

«Si tratta di un sistema molto diverso dai precedenti scudi fiscali, dove le banche avevano un ruolo attivo. Adesso è il cliente che deve scegliere un consulente fisclale e trattare con l'erario.

Mediolanum ha selezionato una serie di studi professionali altamente qualificati e indipendenti ai quali i clienti possono eventualmente rivolgersi».

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