Un uomo di origine asiatica credendo che la figlia fosse morta sotto i ferri, ha inveito contro dei camici bianchi convinto che fossero stati colpevoli del decesso della ragazzina. Quest'ultima, che aveva subito un delicato e importante intervento, in realtà stava bene ed era nel suo lettino a riposare.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l'asiatico, in pensiero per la figlia, ha cercato di chiamarla per sapere come stesse dopo l'intervento. Per soddisfare l'insistenza dell'uomo, gli infermieri avevano concesso di mostrargliela in video creando così il grosso malinteso. Vedendo che la ragazzina non reagiva alle sue domande, l'uomo ha pensato che fosse morta e dopo uno scatto d'ira ha deciso di farsi giustizia da solo. In realtà la ragazza era ancora sedata e si stava riprendendo dal post operazione. L'asiatico senza pensarci due volte ha preso la sua macchina e da Macerata si è diretto verso l'ospedale pediatrico ad Ancona. Recatosi all'interno del reparto e munito di un coltello, ha minacciato infermieri e dottori accusandoli di aver ucciso la figlia generando il panico generale. A nulla è servito spiegare l'equivoco all'uomo che continuava a gridare che la sua bambina fosse morta.
Un sacerdote, anche lui di origini asiatiche, che era presente sul posto e che aveva visto tutta la scena, ha cominciato a parlare dolcemente al padre ferito e in collera, convincendolo ad abbandonare l'arma.
Chiamate le forze dell'ordine, queste hanno messo in sicurezza l'aerea portando via l'uomo a cui nel frattempo era stato spiegato che la figlia era viva e stava bene. Preso in cura dagli operatori della Croce Gialla di Ancona, l'asiatico ancora sotto choc è stato trasportato all'ospedale regionale di Torrette per accertamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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