Cronache

Migranti, il piano del governo: casa e lavoro per i profughi

Il progetto preparato dal Viminale riguarda più di 74mila immigrati che hanno ottenuto lo status di rifugiato

Migranti, il piano del governo: casa e lavoro per i profughi

Il Viminale pensa ad un piano per i profughi. Una nuova ricetta per l'integrazione che prevede un lavoro e la casa per circa 74.853 immigrati. Come riporta ilCorriere, la condizione per poter accedere alle gradutaorie è chiara: gli immigrati dovranno sottoscrivere alcuni impegni dopo il riconoscimento dello status di rifugiato. "L’integrazione non può prescindere dalla piena e sincera adesione al principio di uguaglianza di genere, al rispetto della laicità dello Stato nonché al rispetto della libertà personale, che demanda esclusivamente al singolo la libera scelta se identificarsi nella comunità culturale di origine o affrancarsi da essa", spiegano dal Viminale. Di fatto per poter godere di questi diritti, i profughi dovranno anche integrarsi dal punto di vista linguistico. "L’apprendimento della lingua italiana rappresenta un diritto ma anche un dovere e dunque è previsto un test iniziale che aiuti a definire il livello e la metodica d’insegnamento più adatta e iniziative di supporto specifico per gli analfabeti", spiega sempre il Viminale. Novità anche per la formazione: saranno riconosciuti i titoli acquisiti nei Paesi d'origine. "Si è deciso di uniformare le procedure per il riconoscimento e la valorizzazione dei titoli e delle qualificazioni pregresse, standardizzando metodi di valutazione alternativi in caso d’irreperibilità dei documenti ufficiali", ha spiegato il Ministero degli Interni. Infine, sul fronte casa "sarà esteso l’accesso alle possibili soluzioni abitative, rendendo territorialmente omogenea l’erogazione di servizi e si creeranno le condizioni perché i piani per l’emergenza abitativa regionali o locali prevedano percorsi di accompagnamento per i titolari di protezione in uscita dall’accoglienza, verificando anche la possibilità di includerli negli interventi di edilizia popolare e di sostegno alla locazione". Insomma il piano del Viminale va nella direzione di un'integrazione scandita su due fronti: quello abitativo e quello occupazionale.

Ma di certo le misure faranno discutere.

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