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Milano, via bimbi dai giardinetti: ora territorio di pusher africani

L’ira dei residenti di Quarto Oggiaro, ostaggio di gang di pusher che dal pomeriggio invadono le aree destinate un tempo al gioco dei bambini. Droga sotto gli scivoli e le altalene, perquisizioni ed arresti: “Siamo senza pace”, commenta un passante

Milano, via bimbi dai giardinetti: ora territorio di pusher africani

Uno spettacolo avvilente quello che hanno quotidianamente sotto gli occhi i residenti della zona di Quarto Oggiaro (Milano).

Si fa riferimento, per la precisione, ai giardinetti che si trovano tra via Fabrizi e via Palizzi. Luoghi, questi, che ci si attenderebbe frequentati da bambini accompagnati dalle rispettive famiglie e che invece si trasformano a partire dal pomeriggio in un ricettacolo di pusher africani di varia provenienza.

Gambiani, nigeriani e magrebini hanno preso il posto di bimbi festanti, quindi anche quelli che erano i giochi a loro dedicati sono divenuti depositi di merce illecita. Sacchetti di droga, coltelli e bilancini di precisione sono stati trovati sotto gli scivoli dei giardinetti, oppure nei pressi delle altalene. Della droga è stata rinvenuta anche all’interno di calzini da uomo gettati tra le fronde degli alberi. L’ingegnoso stratagemma per eludere i controlli dei carabinieri e tentare di ingannare il fiuto dei cani antidroga è stato ideato da un nigeriano 23enne, tale Emanuel Ikwuakam, poi comunque arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.

Furiosi gli abitanti della zona, che raccontano di non aver più pace, nonostante i numerosi arresti che periodicamente colpiscono i componenti delle gang africane. “Non sono più parchetti per le famiglie”, lamentano alcuni passanti, come raccontato da “Il Giorno”. Pochissimi i bambini che si vedono ancora giocare e rincorrersi in questi spazi di verde che avrebbero dovuto arricchire invece che dare il colpo di grazia ad una zona di Milano afflitta da numerose problematiche. Una zona di periferia in cui a breve distanza tra loro sorgono due strutture di accoglienza dedicate ai senza dimora.

Grande rabbia tra i residenti, contro “chi non rispetta le regole, spaccia, riduce gli spazi pubblici a una latrina”, tale da portare ad una disperata raccolta di firme per mettere in luce la grave situazione e tentare di risolverla una volta per tutte. Si sono intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine, coadiuvate da unità cinofile, tuttavia la fine del tunnel pare lontanissima.

Solo due sere fa 4 arresti per spaccio. Il 20enne gambiano Amadou Fatty, un richiedente asilo, è stato arrestato ben 5 volte in un anno per spaccio, ricevendo tra l’altro il divieto di dimora a Milano. Un provvedimento che non gli ha fatto né caldo né freddo, dato che è sempre ritornato nel quartiere. Altri due gambiani richiedenti asilo in manette sono il 19enne Stephan Jah, con numerosi precedenti alle spalle, ed il coetaneo Kemo Saidy. Per non far mancare nulla, nell’elenco anche un africano già raggiunto da decreto di espulsione bellamente ignorato: si tratta del 41enne senegalese Modou Diaw.

I quattro pusher

sono finiti in manette, ma nessuno tra i residenti crede più che tali provvedimenti porteranno qualcosa di buono al loro quartiere, che tornerà presto ad essere nuovamente territorio (anche) dei 4 fermati.

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