Cronache

Monsignor Viganò: "Non cerco vendette"

Nessuna vendetta, nessun rancore. Monsignor Viganò spiega la sua posizione dopo aver chiesto le dimissioni del Papa

Monsignor Viganò: "Non cerco vendette"

Nessuna vendetta, nessun rancore. In un'intervista rilasciata ad Aldo Maria Valli, monsignor Carlo Maria Viganò, ex nunzio di Washington che ha chiesto le dimissioni di Papa Francesco, spiega la sua posizione dopo le polemiche di questi giorni: "Non ho mai avuto sentimenti di vendetta o di rancore in tutti questi anni in cui sono stato messo alla prova da tante calunnie e falsità sul mio conto", spiega. Poi parla anche delle reazioni che sono arrivate dopo la pubblicazione del suo memoriale e fa sapere che qualcuno sta porvando a mettere sul campo calunnie per screditarlo. Da una località segreta afferma: "È stato persino scritto che sono stato ricoverato due volte con trattamento obbligatorio (Tso) per uso di droga".

Poi torna su quelle accuse che tanto hanno fatto rumore nel mondo della Chiesa: "Sarebbe stato sufficiente seguire il mio rapporto e il verbale che fu fatto alla mia deposizione davanti ai tre cardinali incaricati delle indagini sul caso Vatileaks (Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi) per iniziare a fare un po’ di pulizia in Curia". Infine sottolinea come nella lettera di accompagnamento al rapporto inviato a tre cardinali era presente un invito a non tacere: "Molti di voi sapevate, ma avete taciuto. Almeno ora che avete avuto questo incarico da Benedetto abbiate il coraggio di riportare con fedeltà quanto vi è stato rivelato di tante situazioni di corruzione".

Le sue parole faranno ancora discutere a lungo e di certo servirà un po' di tempo prima che le acque si calmino dalle parti del Vaticano.

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