Monza, il bar vieta le pellicce: "Chi le porta non può entrare"

L'iniziativa di un locale di Monza: "Qui si rispettano gli animali", spiegano. Esultano gli animalisti, ma qualche cliente se ne va indispettito

Monza, il bar vieta le pellicce: "Chi le porta non può entrare"

"Noi aspettiamo fuori", si leggeva una volta sulla porta dei negozi. E immancabilmente c'era l'immagine di un cane al guinzaglio con il segno del divieto. Oggi, nell'epoca dell'animal-friendly, questo diktat viene rivolto non più contro gli animali bensì contro chi indossa le pellicce.

La curiosa novità è stata introdotta da un bar di Monza, in Lombardia. Forse una provocazione, forse uno scherzo. Sta di fatto che l'idea del bar Arengo di via Lambro, nel pieno centro storico del capoluogo brianzolo, ha riscosso un enorme successo ed è subito diventata virale in rete.

"In questo bar si rispettano gli animali, si legge sulla porta del locale", dove l'immagine di una bella pelliccia campeggia attraversata da una banda diagonale rossa.

"Abbiamo esposto quel cartello perché crediamo sia giusto, non perché cerchiamo visibilità - spiega la titolare al Corriere della Sera - Non volevo discriminare nessuno, ma solo lanciare una provocazione.

" Certo, qualche cliente impellicciato se ne è andato indispettito. Ma c'è da giurare che altri saranno attratti da quell'insolito divieto. E la Lega Anti Vivisezione già esulta, che loda la proposta come "divertente e istruttiva".

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