Un metro e mezzo. A tanto ammonta la distanza che gli automobilisti dovranno tenere dai ciclisti che intendono sorpassare, secondo il ddl 2658 appena approdato in Senato e ora all'esame della commissione competente.
La norma, subito ribattezzata "salvaciclisti", prevede l'introduzione di multa da 163 a 651 euro e la sospensione amministrativa della patente da uno a tre mesi (fino a sei mesi se il guidatore dell'autovettura è un neopatentato) per chi sgarra. Troppo spesso, infatti, gli automobilisti non prestano attenzione alla sicurezza dei ciclisti, cimentandosi in sorpassi azzardati che si risolvono a volte in gravi incidenti.
Secondo l'Istat infatti ogni anno nel nostro Paese muoiono almeno 250 ciclisti, mentre ne rimangono feriti almeno 16mila. L'indice di mortalità per i cilisti è dell'1,43, mentre fra le autovetture è dello 0,67. Percentuali analoghe a quelle che emergono analizzando l'indice di lesività, che è del 94,32 fra i ciclisti e del 65,05 fra gli automobilisti. Numeri che allarmano i quattro milioni di italiani che amano pedalare in sella a una bicicletta.
Per questo un gruppo di senatori appartenenti a tutto l'arco costituzionale ha deciso di sottoscrivere una proposta di legge che ne garantisca la sicurezza, soprattutto nelle aree extraurbane dove la velocità sostenuta delle auto mette a rischio l'incolumità di chi va in
bicicletta (soprattutto se si sorpassa a meno di un metro e mezzo di distanza).Per contro, secondo il comma 9 dell'art. 182 del codice della strada, in presenza di una pista ciclabile i ciclisti sono tenuti a circolarvi obbligatoriamente.
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