Si sa che di solito chi ha il coltello dalla parte del manico se ne approfitta, ma se ad approfittarsene è un carabiniere arrabbiato che al posto di aver un coltello tra le mani ha un blocchetto per le multe e una penna ancor più tagliente di qualsiasi lama, allora sì che le cose si complicano.
È successo a Ponte Nuovo, alle porte di Ravenna, dove un cinquantunenne maresciallo dei carabinieri di Taviano - all'epoca in servizio in città - è stato rinviato a giudizio per abuso di ufficio e falso ideologico. Secondo l'accusa il carbiniere avrebbe firmato 50 multe ai clienti che si parcheggiavano davanti al negozio di un commerciante, in seguito ad una radicata inimicizia tra i due uomini.
L'imputato però - attualmente sospeso dal servizio - ha dichiarato in aula di aver agito legittimamente, perché il parcheggio in questione non sarebbe
destinato alla sosta, ma al carico e scarico.Le indagini erano partite in seguito da una segnalazione anonima, dopo la quale era emerso un incremento esponenziale delle multe in quella via tra i mesi di maggio e ottobre 2012.
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