Un cadavere di una donna ai pedi di una scogliera di Beachy Head, nel sud-est della Gran Bretagna. Ma l'identità di questo corpo ritrovato in circostanze misteriose è stata rivelata solo in questi ultimi giorni. Si tratta di Simone Burns, avvocato inglese per i diritti umani. La donna era stata condannata ad aprile a sei mesi di carcere per insulti razzisti. L'episodio, che risale all'11 novembre 2018, si era verificato su un volo partito da Mumbai durante il quale la Burns ha insultato i membri dell'equipaggio e poi gli ha sputato addosso. Gli steward si sono rifiutati di servirle la quarta bottiglia di vino per ovvi motivi e a quel punto la donna si sarebbe infuocata, definendoli "indiani di m...".
La donna è uscita prima dal carcere grazie alla buona condotta, ma 13 giorni dopo il suo corpo è stato ritrovato senza vita a Beachy Head. Secondo quanto riportato da alcune fonti della polizia, la morte non è stata trattata come sospetta e i familiari sono stati informati. Ora il caso è nelle mani del medico legale.
La dinamica di quanto accaduto è ancora tutta da chiarire e non si
esclude che possa essersi trattato di un suicidio. Dopo l'episodio sul volo, infatti, la Burns è stata travolta da una marea di insulti e da paladina dei diritti umani è stata etichettata come razzista dall'opinione pubblica.
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