Napoli, anziana finge una rapina in casa: "Mi sento troppo sola"

Una volta arrivati i poliziotti, la donna ha confessato di essersi inventata tutto

Napoli, anziana finge una rapina in casa: "Mi sento troppo sola"

Un’anziana signora, a Napoli, ha chiamato il 113 fingendo una rapina in casa. Il motivo? La troppa solitudine.

La protagonista di questa storia, raccontata da La Stampa, è un’ultranovantenne residente nel quartiere di San Carlo all’Arena. Qui i poliziotti sono arrivati celermente, una volta ricevuto l’allarme dalla centrale operativa: "Rapina in casa, la vittima è una ultranovantenne, è stata legata". Ma gli agenti hanno trovato la signora libera, ma sola, in una casa tutta in ordine, ma umanamente vuota. Insomma, altro che malviventi: la donna si è inventata tutto per di avere un po’ di compagnia.

Lo ha ammesso lei stessa: "Perdonatemi, è che sono sola, non esco di casa da un mese. Non ho nessuno e non mi posso permettere una badante". Poi, la tenera richiesta che dà un colpo al cuore dei poliziotti: "Voi mi portereste a fare un piccolo giro per Napoli". Richiesta accordata dagli uomini in divisa commossi dalla domanda e dalla situazione dell’anziana.

Così gli agenti l'hanno scortata al bar per offrirle un cappuccino, ma prima di riportarla a casa l'hanno accompagnata in chiesa e affidata al parroco, chiedendogli: "Padre, non può restare

sola, occorre trovare subito una soluzione". E il prete l’ha trovata subito: "Tranquilli, ora subentriamo noi, una persona si prenderà cura di lei". Una volta ogni tanto, una bella favola a lieto fine.

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