Durante la processione dell'annuale festa patronale di Torre di Ruggero, aveva portato la statua della Madonna delle Grazie. Ora, Antonio Chieferi, ritenuto il reggente della cosca della 'ndrangheta che porta il suo nome, è stato arrestato.
Questa mattina, infatti, i carabinieri hanno dato esecuzione a 17 misure di custodia caurelare in carcere. Un duro colpo al clan Iozzo-Chiefari, i cui vertici sono stati stanati nel corso dell'operazione "Orthrus". Nel video, divulgato dai militari dell'Arma, si vede il boss tra i portatori della statua della Madonna delle Grazie, nella processione durante la festa del 9 settembre 2017. "L'episodio- ha spiegato il tenente colonnello Giuseppe Carubia, nel corso della conferenza stampa sui risultati dell'operazione- rientra nella tradizionale iconografia della 'ndrangheta, testa alla ricerca di visibilità e riconoscimento sociale".
Tra i 17 fermati questa mattina, ci sono anche gli autori del duplice omicidio di Giulio Cortese e della convivente Inna Abramova, vittime di un agguato il 27 aprile del 2014. I due vennero uccisi mentre erano a bordo della loro auto, poco dopo aver lasciato le loro figlie alla scuola materna. L'omicidio sarebbe riconducibile a una faida interna al clan Iozzo-Chiefari.
Il clan, inoltre, esercitava un dominio assoluto su ogni attività del Catanzarese, espandendo ovunque i suoi "tentacoli", monopolizzando lo spaccio e infiltrandosi negli ambienti economici, nei cantieri e nelle gare di appalto. Il controllo della cosca sul territorio era "ferreo e spietato" e nessuno poteva sottrarsi alla 'ndrangheta.
A capo del clan, i due reggenti: Mario Iozzo, 66 anni, e Antonio Chiefari, 68. Non a caso, gli investigatori hanno chiamato l'operazione "Orthrus", che nella mitologia greca rappresenta il grosso cane a due teste.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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