Cronache

Nella pubblica amministrazione si ammala il 20% di dipendenti in più

La Cgia di Mestre ha analizzato che le assenze dal lavoro per malattia sono circa il 20% in più nella pubblica amministrazione che nel settore privato nonostante nel privato la durata sia più lunga

Nella pubblica amministrazione si ammala il 20% di dipendenti in più

Nella pubblica amministrazione le assenze per motivi di salute sono circa il 20% in più che nel settore privato, dove tuttavia la durata media annua dell'assenza per malattia dal lavoro è leggermente più lunga.

A riscontrarlo, con un'analisi sui dati dell'Inps riferiti al 2015, la Cgia di Mestre: nel settore pubblico, infatti, le assenze riguardano il 57% degli occupati mentre nel privato ci si ferma al 38%. la media dei giorni è nel primo caso di 17,6, nel secondo 18,4: "Pur avendo lo stesso andamento in entrambi i settori, gli eventi di malattia per classe di durata presentano uno scostamento "sospetto" nel primo giorno di assenza. Se nel pubblico costituiscono il 25,7 per cento delle assenze totali, nel privato si riducono di oltre la metà: 12,1 per cento", evidenzia la Cgia.

Quelle da 2 a 3 giorni, invece, si avvicinano (32,1 per cento del totale nel privato e 36,5 per cento nel pubblico), mentre tra i 4 e i 5 giorni di assenza avviene il "sorpasso"; 23,4 per cento nel privato contro il 18,2 per cento del pubblico.

Tra il 2012 e il 2015 in tutte le regioni d'Italia sono in aumento le assenze nel pubblico con punte che superano il 20 per cento in Umbria e Molise. Dei 5 milioni di eventi di assenza registrati nel 2015 a livello nazionale nel pubblico impiego, il 62 per cento circa è riconducibile ai dipendenti del Centro-Sud. La situazione, invece, si capovolge quando analizziamo i dati relativi al privato. Dei quasi 9 milioni di assenze registrate nel 2015, il 57 per cento circa è imputabile agli occupati del Nord.

"E' evidente - sottolinea il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - che non abbiamo alcun elemento per affermare che dietro questi numeri si nascondano forme più o meno velate di assenteismo. Tuttavia qualche sospetto c'è.

Se in Calabria, ad esempio, tra il 2012 e il 2015 le assenze per malattia nel settore pubblico sono aumentate del 14,6 per cento, mentre nel privato sono scese del 6,2 per cento, è difficile sostenere che ciò si sia verificato perchè i dipendenti pubblici di quella regione sono più cagionevoli dei conterranei che lavorano nel privato".

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