"Neve d'estate" a Palermo: tre arresti per spaccio

Finiti in manette due fratelli e un terzo complice, tutti già noti alle forze dell'ordine. Spacciavano cocaina sulla tratta Palermo-Cefalù

"Neve d'estate" a Palermo: tre arresti per spaccio

Sono accusati di spaccio di cocaina, i tre individui arrestati questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Cefalù, in provincia di Palermo, nell'ambito dell'operazione "Neve d'estate".

L'indagine, che ha portato alle misure di questa mattina, con l'arresto di tre persone, era iniziata nel febbraio del 2018, quando un volto noto alle forze dell'ordine, Marco Marsala, era stato sorpreso sulla strada statale 113, in direzione di Cefalù, nonostante in quel periodo fosse sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Palermo. A bordo dell'auto su cui viaggiava l'uomo, i carabinieri avevano trovato 15 grammi di cocaina, avvolta in un cellophane e nascosta all'interno del copri bullone della ruota posteriore destra.

Gli accertamenti effettuati dai militari dell'arma hanno permesso di scoprire un contesto illecito di più ampia portata: l'uomo fermato a febbraio, infatti, operava con altri due complici, che spacciavano la cocaina lungo la tratta Palermo-Cefalù. "Da quel momento- dicono gli investigatori- ha avuto origine una complessa ed articolata attività d'indagine che ha consentito di far luce su un pericoloso sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina a Cefalù". Marsala, insieme al fratello, garantiva il rifornimento di droga, mentre un terzo complice dei due fratelli provvedeva allo smercio di cocaina.

Un giro d'affare di oltre 10mila euro al mese, durante il periodo estivo. Durante l'indagine, durata fino a luglio del 2018, sono state sorprese in flagranza di reato 7 persone e sono stati sequestrati in tutto 150 grammi di cocaina che, se fosse stata venduta, avrebbe fruttato 25mila euro.

A finire in manette sono stati, questa

mattina, i due fratelli Marsala e il loro complice, Ignazio D'Antoni. Quest'ultimo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre per i due fratelli si sono aperte le porte del carcere.

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