Strage a Nizza

A Nizza sangue italiano: "Una vittima e dispersi"

Sono cinque i dispersi italiani a Nizza

A Nizza sangue italiano: "Una vittima e dispersi"

Da Nizza arrivano notizie drammatiche: ci sarebbe almeno una vittima italiana tra gli 84 morti alla strage della città francese. Inoltre ci sarebbero anche due coppie italiane tra i dispersi della strage di Nizza. Si tratta di Angelo D'Agostino (71 anni) e Gianna Muset (68 anni), di una coppia di Voghera. L'allarme è stato lanciato su Twitter dalla nuora che ha non riesce a contattarli. Sono irreperibili anche i coniugi Andrea Avagnina e Marinella Ravotti. Lo fa sapere Marcello De Giorgi, fidanzato della figlia della coppia, che su Twitter ha diramato un messaggio di ricerca in diverse lingue, postando una foto dei due.

Vittorio Di Pietro, un giovane ingenere foggiano che lavora a Nizza, sarebbe stato ritrovato e a darne notizia sono i parenti e gli amici su Twitter. Una donna, invece, grazie a un appello sul social network, ha ritrovato il suo bambino di 8 mesi. "Trovato. Grazie infinitamente... A Facebook e a tutti coloro che hanno inviato messaggi di sostegno".

Dal Ministero degli Esteri, intanto, arrivano notizie poco rassicuranti. “Non possiamo escludere il coinvolgimento di italiani", ha detto il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina, Claudio Taffuri. Il Ministero sta seguendo “l'evolversi degli eventi e verificando l'eventuale coinvolgimento di connazionali". Nizza dista soltanto 40 chilometri dal confine italiano di Ventimiglia ed è molto probabile che vi siano italiani tra le vittime. Graziano Arrigoni, un pensionato residente a Nizza, intervistato da Skytg24, ha detto: "Ieri sera ero sulla promenade. Sentivo parlare italiano da tutte le parti: ce n'erano almeno 2mila, mamme coi passeggini, fidanzati, anziani. Credo sia impossibile che non ci siano vittime italiane".

Anche Matteo Renzi ha confermato nella sue e-news che il governo sta lavorando per ritrovare gli italiani dispersi: "In queste ore - ha scritto - tutte le strutture preposte sono al lavoro. La Farnesina, con l'Unità di crisi per i nostri connazionali a Nizza e le loro famiglie su cui stiamo facendo le necessarie verifiche. Il Viminale, che sta lavorando sia sulle frontiere che sulla pianificazione interna.

I servizi dell'intelligence, che svolgono meticolosamente il loro lavoro".

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