Guerra in Ucraina

"Non mi prenda per il c...". Per il russo finisce male in tv

Massimo Giletti perde la pazienza con il giornalista russo: "Essere preso per il c... da lei non mi va, non può mettere in dubbio quello che dico io. Ho 30 anni di lavoro serio, non mi prenda in giro"

"Non mi prenda per il c...". Per il russo finisce male in tv

La propaganda raggiunge livelli altissimi in tempi di guerra: nel corso del conflitto militare tra Ucraina e Russia va in scena anche una lotta di comunicazione, con le fazioni che tengono a far passare determinati messaggi e a oscurare altre verità. Anche l'informazione ne esce vittima. Nell'ultima puntata di Non è l'arena su La7 gli animi si sono accesi proprio in riferimento a questo fattore, nello specifico per quanto riguarda l'attività di propaganda portata avanti da Mosca: i russi continuano a scaricare puntualmente le pesanti accuse e, anzi, puntano il dito contro gli ucraini per le immagini terribili che arrivano dal campo di guerra.

A perdere le staffe è stato Massimo Giletti che, dopo aver tentato di instaurare un dialogo proficuo con il giornalista russo Alexey Bobrovsky, ha allargato le braccia per lo sconcerto e ha risposto a muso duro. "Vabbè, abbia pazienza. Lei mi manda questa roba qua, io le dimostro il contrario e lei mi viene a dire lo stesso che ha ragione? Ma lei sta scherzando?", è stata la replica del conduttore Giletti. Che subito dopo ha rincarato la dose senza usare mezzi termini: "Non mi prenda in giro. Non può mettere in dubbio quello che dico. Ho 30 anni di lavoro ed essere preso per il culo da lei non mi va".

Massimo Giletti ha risposto per le rime al giornalista russo, che in precedenza aveva messo in dubbio l'attendibilità di una registrazione audio usata per smontare le tesi sostenute dalla propaganda russa: Alexey Bobrovsky aveva fatto notare che si trattava di un semplice messaggio vocale, senza un video dimostrativo e senza certezze. Ma il conduttore di Non è l'arena, con tanto di cellulare in mano, ha assicurato la veridicità della conversazione (senza poter ovviamente mostrare i contenuti in diretta televisiva).

"Qui stiamo parlando di morti. Fino a quando gioca sui bambini uccisi/non uccisi, la sua libertà. Ma non metta in dubbio quello che dico io perché io faccio un lavoro serio. Chiaro?", ha aggiunto Giletti dopo aver perso la pazienza. A quel punto il giornalista russo Bobrovsky ha preso nuovamente parola per difendere la propria posizione, invitando tutti a verificare quanto sta accadendo nel Donbass. Ma anche in quella circostanza Giletti lo ha interrotto per rivendicare il suo mestiere e quello del programma: "Continui nel suo disco. Risponda a questa. Questo che mi ha mandato lei è un falso vostro, chiaramente smontato da un lavoro redazionale banale.

Non giochiamo".

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