Non raggiungono rifugio e passano notte al gelo: morti sulle Alpi

Un gruppo di 14 escursionisti sorpreso dalla tempesta sulle Alpi svizzere: sei morti assiderati e cinque feriti gravisimi dopo la notte al gelo

Non raggiungono rifugio e passano notte al gelo: morti sulle Alpi

Tragedia sulle Alpi svizzere, nel canton Vallese, dove un gruppo formato da 14 escursionisti - tra cui italiani, tedeschi e francesi - è stato sorpreso da una tempesta mentre percorreva il tragitto da Chamonix a Zermatt, a oltre 3200 metri d'altitudine.

La comitiva era partita domenica per un'escursione lungo la Haute Route tra Zermatt e Chamonix che corre lungo la catena alpina tra il Cervino e il Monte Bianco a ridosso del confine tra la Svizzera e l'Italia. Gli sciatori non hanno raggiunto in tempo il rifugio e sono rimasti intrappolati per il maltempo che li ha costretti a passare la notte all'aperto. Il gruppo è stato soccorso solo oggi, dopo che il gestore del rifugio La Cabane des Vignettes non li ha visti arrivare e ha lanciato l'allarme.

Gli escursionisti procedevano in due gruppi distinti, uno di 10 persone e un altro di 4, quando la tormenta li ha sorpresi. Stavano salendo verso il ghiacciaio della Pigne d'Arolla, quando è calata una fitta nebbia, ha cominciato a nevicare. Il vento, che soffiava a raffiche da 100 chilometri all'ora, ha peggiorato ulteriormente la situazione, così il gruppo ha dovuto passare la notte all'aperto.

Li hanno cercati con sette elicotteri (guarda il video), ma putroppo non per tutti i soccorsi sono arrivati in tempo. Uno di loro è stato trovato già morto, forse in seguito a una caduta, altri tre sono morti in ospedale, mentre cinque sono in condizioni gravissime, ma non sarebbero in pericolo di vita.

Tra le vittime, anche la guida alpina italiana che era alla testa del gruppo: si tratta di Marco Castiglioni, 59 anni, originario di Como, ma da alcuni anni residente nel Canton Ticino dove con la moglie aveva aperto un'agenzia specializzata in escursioni in alta quota.

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