Non siamo un Paese di Corona

La guerra dei contanti. Il condono del governo fa esplodere il Pd: "Renzi aiuta gli evasori"

Non siamo un Paese di Corona

Un pasticcio dietro l'altro. Dopo la rottamazione-casino di Equitalia, ecco scoppiare la polemica sul possibile condono, con modica tassa, delle somme in contanti che gli italiani custodiscono lontano da occhi indiscreti. Già lo chiamano il «salva Corona», alludendo al nome del fotografo mascalzoncello che nascondeva un tesoretto di oltre un milione in una intercapedine della casa della segretaria. I più indignati sono i compagni di partito del premier che vedono cadere per mano amica, uno dopo l'altro, i capisaldi delle loro storiche battaglie politiche e moralistiche. Aiutare gli evasori per fare un po' di cassa e per guadagnare qualche consenso elettorale è roba che in altri tempi, e sotto altri governi, avrebbe scatenato una rivolta di piazza e mediatica. Ma non è questo il punto. I dubbi sulle sanatorie serpeggiano anche tra gli elettori del centrodestra, in generale tra chi le tasse le ha sempre pagate.

Catalogare però il condono sui contanti come «salva Corona» è un po' come vedere la pagliuzza e non la trave, che in questo caso è l'abnorme pressione fiscale cui sono sottoposti tutti i contribuenti. Dal punto di vista giuridico, tra il nero accumulato dal mascalzone Corona e quello frutto, per esempio, delle lezioni private fatte per arrotondare dai nostri insegnanti tra i meno pagati e più tartassati d'Europa non c'è alcuna differenza: sempre di soldi in nero e di evasione si tratta. Vogliamo dire che viviamo in un Paese di Corona? Non lo penso, non tutte le evasioni, così come non tutti i lavori o doppi lavori in nero, sono conseguenza di una logica criminale o truffaldina. A volte l'elusione è una necessità, una legittima difesa da uno Stato ingordo, spesso strozzino.

È giusto lasciare fuorilegge a vita milioni di brave persone che la necessità ha spinto oltre il confine delle regole pur di non dare alcun vantaggio alle poche migliaia di Corona che della illegalità hanno fatto uno stile di vita? È utile non recuperare al Pil qualche miliardo di euro per non sporcarsi le mani coi soldi dei mascalzoni? La risposta non è facile, ma io credo che no, non sia giusto, ma a un patto.

E cioè che il sistema fiscale venga riformato profondamente per evitare che da qui a un anno ci si ritrovi nella stessa situazione. Perché gli onesti una volta accettano pure, per un bene superiore, di essere cornuti. Ma anche gabbati questo no.

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