A nemmeno un mese di distanza dal recente blitz di Cinisello Balsamo – nell’hinterland milanese – dove la mano di ignoti ha vandalizzato un cartello in memoria dei martiri delle Foibe, arriva un nuovo schiaffo alla memoria degli italiani perseguitati e uccisi al di là del nostro confine orientale.
La lapide che ricorda le vittime delle Foibe, all’interno dell’omonimo parco in via San Lucifero a Cagliari, è stata imbrattata con la vernice rossa. “Assassini” si legge trasversalmente sulla pietra bianca, già oggetto di una precedente vandalizzazzione, posta dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), il 25 novembre del 2000, a ricordo delle “migliaia di italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia vittime per mano slava di eccidi” .
A denunciare “l’ennesimo atto di vandalismo ad opera dei soliti noti” è Salvatore Deidda, il coordinatore regionale di Fdi-An, che non ha dubbi sulla matrice politica dell’azione.
“Assistiamo oramai da troppo tempo a questi scempi che rimangono impuniti, nel silenzio delle istituzioni che non solo non spendono una parola di condanna ma nemmeno mettono in campo azioni atte a scoprire e punire i colpevoli - attacca l’esponente del centrodestra secondo cui - prendersela con dei morti è atto vile, in special modo quando da parte nostra mai abbiamo offeso la memoria di coloro che sono caduti nelle tragedie o i nostri avversari politici. Se di tratta poi di una tragedia nazionale, dovrebbe ricevere unanime condanna”. Invece, come ribadisce il coordinatore Fdi-An anche dalla sua pagina Facebook, questi vandali “sono intoccabili”.
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