"Più del 70% delle donne nel mondo ha subito violenza almeno una volta nella vita". Con queste parole, pronunciate ieri, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha ricordato quella che è una delle piaghe delle società contemporanee. Oggi è la Giornata mondiale Onu contro la violenza sulle donne. In Italia, dall'inizio del 2013, le vittime di femminicidio sono state 128. La data scelta per celebrare la ricorrenza, il 25 novembre, è in onore delle tre sorelle Mirabel, eroine della lotta di liberazione della Repubblica Dominicana, torturate e uccise nel 1960 dagli agenti del dittatore Rafael Trujillo. Numerose le iniziative organizzate in tutte le città italiane. "Vive nella lotta" e "Stop femminicidio": sono questi i messaggi che i lavoratori della Cgil della Capitale hanno affidato a uno striscione appeso, nelle prime ore della mattina, a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza. "Aprite la porta di casa e denunciate": è l’appello di Rosaria Aprea, la miss di Macerata Campania (Caserta) presa a calci dal suo ex compagno lo scorso 12 maggio.
"Oggi le donne italiane sono più tutelate - si legge in una nota del ministro dell'Interno Angelino Alfano - perché abbiamo lavorato per avere maggiori strumenti mirati a punire il reato e a prevenire il fenomeno. Questa tipologia di reato ha, infatti, un altissimo costo umano e sociale, nonchè economico, come la ricerca presentata nei giorni scorsi da Intervita onlus ha ampiamente dimostrato. Occorre, quindi, - ha proseguito il ministro - impegnarci con forza e insieme per sradicare ogni forma di sopraffazione e di soprusi attraverso le leggi, ma anche attraverso cfampagne di sensibilizzazione e azioni educative perché le violenza di genere non sono una questioone di donne, ma una questione di civiltà".
Per celebrare la giornata, Giorgio Napolitano ha nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana Lucia Annibali, l’avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido per ordine del suo ex fidanzato, "per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito alle gravi conseguenze fisiche dell’ignobile aggressione subita".
Un comportamento, quello della Annibali, che "costituisce un fermo invito a reagire e a guardare al futuro rivolto a tutte le donne vittime della violenza maschile". "Noi abbiamo deciso in questi sette mesi di dichiarare guerra alla violenza contro le donne", ha dichiarato Enrico Letta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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