Padova, il sindaco rimpatria i primi due immigrati romeni

Massimo Bitonci dà il via al piano di rimpatri: "Qui non c'è lavoro, non ce la fanno nemmeno i nostri concittadini. Spesso dall'estero arrivano persone oneste ma male informate"

Padova, il sindaco rimpatria i primi due immigrati romeni

Detto fatto. Il sindaco di Padova Massimo Bitonci aveva annunciato la creazione di un "Fondo per il rimpatrio degli stranieri" disposti ad abbandonare immobili pubblici o privati occupati abusivamente e ora quel progetto è realtà.

A dimostrarlo sono due biglietti per la Romania, i primi pagati con le risorse del Fondo. La notizia la ha data lo stesso Bitonci dal proprio profilo Facebook, in un post in cui spiega come i primi due rimpatri riguardino una coppia di coniugi romeni giunti a Padova nel novembre scorso, dove occupavano i locali dell'ex Foro Boario.

"Si tratta di due giovani sulla trentina, provenienti dal sud della Romania - spiega il primo cittadino - Con una coppia di amici, avevano lasciato la loro casa per venire in Italia e svolgere lavori occasionali. Giunti a Padova, dopo pochi giorni avrebbero esaurito il denaro a loro disposizione e sarebbero finiti, secondo quanto hanno raccontato, in mezzo ad una strada, con l'impossibilità, vista la crisi economica, di trovare un lavoro."

La loro è, secondo Bitonci, una storia "esemplificativa": "molti rumeni sono convinti che l'Italia sia il Bengodi e che qui sia possibile trovare lavoro e guadagnare rapidamente. Persone oneste, ma male informate, che dopo pochi giorni dall'arrivo, sperimentano l'incontro sconvolgente con la realtà."

La

responsabilità è dell'Europa, attacca il sindaco. Le istituzioni dell'Unione dovrebbero farsi carico di spiegare "che l'Italia non è l'America e che il lavoro qui manca anche per i nostri".

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