Il Papa contro la Chiesa ricca: "San Pietro non aveva il conto in banca"

Il Santo Padre lancia un avvertimento: "Se si vuol fare una Chiesa ricca, allora la Chiesa invecchia". E ancora: "Per le opere della Chiesa non si agisca da imprenditori"

Il Papa contro la Chiesa ricca: "San Pietro non aveva il conto in banca"

"San Pietro non aveva un conto in banca e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce". E ancora un altro esempio: "Filippo, quando ha trovato il ministro dell’economia della regina Candace, non ha pensato: 'Ah, bene, facciamo un’organizzazione per sostenere il Vangelo?' Noon ha fatto un 'negozio' con lui: ha annunziato, ha battezzato e se n’è andato". Papa Francesco ha voluto ricordare lo stile della Chiesa primitiva nell’omelia della messa di questa mattina alla Domus Santa Marta. Il Santo Padre ha spiegato che anche oggi, nella Chiesa, la testimonianza della povertà ci salva dal diventare dei meri organizzatori di opere. Proprio per questo ha avvertito che quando un cristiano vuole fare una "Chiesa ricca", la Chiesa "invecchia" perché "non ha vita".

Questa mattina Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa per i sacerdoti e collaboratori della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nella cappella della Domus Santa Marta ha concelebrato con il Papa l’arcivescovo Gerhard Ludwig Muller, capo del dicastero. Nell’omelia di oggi papa Francesco è tornato su uno dei concetti che gli stanno più a cuore, quello di una Chiesa povera, e nella quale la testimonianza della povertà non fa diventare "organizzatori" di opere e "imprenditori". "Non procuratevi oro nè argento nè denaro nelle vostre cinture". Questa l’esortazione rivolta da Gesù agli apostoli da cui il Pontefice è partito per la sua argomentazione. "La predicazione evangelica nasce dalla gratuità, dallo stupore della salvezza che viene e quello che io ho ricevuto gratuitamente, devo darlo gratuitamente - ha detto Bergoglio - dall’inizio erano così, quest. San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare. Filippo, quando ha trovato il ministro dell’economia della regina Candace, non ha pensato: 'Ah, bene, facciamo un’organizzazione per sostenere il Vangelo'. Non ha fatto un ’negoziò con lui: ha annunziato, ha battezzato e se n’è andato". Il Papa ha sottolineato che il Regno di Dio è un dono gratuito: "Tutto è grazia. E quali sono i segni di quando un apostolo vive questa gratuità? Ce ne sono tanti, ma ne sottolineo due soltanto: primo, la povertà. L’annunzio del Vangelo deve andare per la strada della povertà. La testimonianza di questa povertà: non ho ricchezze, la mia ricchezza è soltanto il dono che ho ricevuto, Dio. Questa gratuità: questa è la nostra ricchezza".

Secondo Bergoglio, "questa povertà ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un pò complesse; ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di un imprenditore, no?". La Chiesa, infatti, non è una ong: "È un’altra cosa, più importante, e nasce da questa gratuità. Ricevuta e annunziata". E ha ribadito che la povertàè uno dei segni di questa gratuità. L’altro segno è la capacità di lode: "Quando un apostolo non vive questa gratuità, perde la capacità di lodare il Signore".

"Questi due sono i segni del fatto che un apostolo vive questa gratuità: la povertà e la capacità di lodare il Signore - ha concluso papa Francesco - quando troviamo apostoli che vogliono fare una Chiesa ricca e una Chiesa senza la gratuità della lode, la Chiesa invecchia, la Chiesa diventa una ong, la Chiesa non ha vita".

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