Cronache

Parcheggio obbligatorio in retromarcia: cosa ha deciso Amazon

Gli oltre mille dipendenti dello stabilimento Amazon in provincia di Rovigo, sono obbligati dalla multinazionale a parcheggiare la proprio auto in retromarcia: ecco perché

Parcheggio obbligatorio in retromarcia: cosa ha deciso Amazon

Non è una casualità ma una regola, tra l'altro obbligatoria: tutti i 1.200 dipendenti dell'enorme stabilimento Amazon di Castelguglielmo, in provincia di Rovigo, devono parcheggiare la loro auto esclusivamente in retromarcia come deciso dalla multinazionale.

Il perché della regola

Ogni giorno, centinaia di auto sistemate tutte nello stesso verso, medesima direzione, il cui colpo d'occhio è notevole: è praticamente impossibile che una cosa del genere possa accadere casualmente, sarebbe come fare cinquina al Lotto. Il calcolo di probabilità è quasi nullo, basta vedere cosa succede nei mega parcheggi dei centri commerciali. Chi in un verso, chi nell'altro, ognuno parcheggia la propria auto in base a comodità e istinto ma questo non avviene e non può avvenire nell'azienda Amazon del Nord-est italiano.

"Preveniamo gli incidenti"

"In Amazon, la salute e la sicurezza dei lavoratori sono la nostra priorità. L’introduzione della norma di sicurezza relativa alla modalità di parcheggio in retromarcia ci permette di prevenire eventuali incidenti dovuti alla visibilità di eventuali ostacoli o pedoni di passaggio. La nostra cultura della sicurezza permea tutto ciò che facciamo in tutta l’azienda", scrive l'azienda come riportato dal Corriere del Veneto. La cosa che non tutti sanno è che non si tratta di una novità assoluta ma avviene in tutti gli stabilimenti della multinazionale, sia in Italia che all'estero.

L'azienda leader nel settore dell'e-commerce con le sedi centrali a Seattle e Washington, negli Stati Uniti, preferisce che i suoi dipendenti facciano la manovra in retromarcia al loro arrivo sul luogo di lavoro: all'inizio si è svegli e concentrati, al termine dell'orario lavorativo stanchi e affaticati. Meglio, quindi, "concentrarsi" sulla propria auto quando si è più attenti evitando, alla fine del turno, manovre errate anche a causa del buio serale quando si timbra il cartellino per rientrare a casa. La domanda è: ma questa regola sta bene a tutti o qualcuno avrà storto il naso? Per il momento, sembra non ci siano state lamentele, o almeno non pubblicamente.

Dove vale lo stesso

Il segretario provinciale della Cgil, Pieralberto Colombo, non è sorpresa dalla regola Amazon. "Anche Adriatic Lng aveva questa regola quando la sede era a Porto Viro e c’era un controllore al parcheggio", afferma al Corriere. Adesso, però, non è più così perché gli uffici di Adriatic Lng "non hanno parcheggi nell’area di competenza dell’azienda e quindi questa regola di parcheggio non esiste". Come detto, la stessa regola in vigore a Castelguglielmo si ritrova nello stabilimento "Cargill" di Castelmassa, sempre in provincia di Rovigo.

I dipendenti devono tutti parcheggiare tutti in retromarcia per questioni di sicurezza ed evacuare più facilmente l'area in caso di emergenza.

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