La paura porta consiglio

La paura porta a miti consigli, a volte saggi. Renzi si è convinto a rimettere mano alla legge elettorale

La paura porta consiglio

La paura porta a miti consigli, a volte saggi. Matteo Renzi si è convinto a rimettere mano alla legge elettorale da poco approvata e cucita su misura per se stesso quando, e parliamo di pochi mesi fa, ancora pensava di essere un leader massimo. L'ha annunciato ieri, preceduto da una sterminata intervista del suo mentore e padrino Giorgio Napolitano alla Repubblica che lo consigliava in tal senso. Renzi ha aggiunto un inusuale «per davvero», come a voler far credere che questa volta la sua disponibilità non è il solito imbroglio o una delle tante promesse mai mantenute. Cerca una via di fuga, il premier, dal disastro che per lui sarebbe la probabile vittoria dei «no» all'imminente referendum sulla sua pasticciata riforma del Senato. E l'unica strada a portata di mano è rimangiarsi una legge elettorale fino a ieri difesa e spacciata come un capolavoro di ingegneria politica. Con questa mossa Renzi cerca di prendere due piccioni con una fava. Primo, impedire la vittoria in eventuali elezioni politiche dei grillini che al momento, nonostante il disastro di Roma, con la legge in vigore (che prevede il ballottaggio) viene data da tutti i sondaggi per molto probabile. Secondo, cercare di convincere il centrodestra ad accettare uno scambio indecente: io vi modifico la legge elettorale che non vi piace, voi in qualche modo mi aiutate a fare vincere il «sì» al referendum.

Occorre un centrodestra in gran forma per affrontare questa sfida carica di insidie. Tutto ciò che partorisce la mente di Giorgio Napolitano sa di imbroglio e Renzi è un maestro nel gioco delle tre carte. E poi chissà che cosa ne pensa l'arbitro Mattarella, che a Renzi deve la sua elezione. Non so come andrà a finire, ma so che nodi veri stanno per venire al pettine.

Per Forza Italia non è il momento di giocare con le figurine. Da tempo sosteniamo che Parisi potrebbe essere l'uomo giusto a pilotare il partito. Adesso sappiamo che potrebbe anche essere il momento giusto.

Il mix delle due cose fa sì che questa sia un'occasione da non perdere.

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