Pena ridotta per i due facinorosi dei centri sociali che, a Piacenza, pestarono un carabiniere durante una manifestazione contro l'apertura della sede di Casa Pound. Gli imputati, Lorenzo Canti e Giorgio Battagliola, rispettivamente di 23 e 29 anni, hanno ottenuto uno sconto della pena dalla Corte d'Appello di Bologna. La sentenza, emessa nella tarda mattinata di oggi, ha condannato il modenese Canti a 3 anni di reclusione (3 anni e 6 mesi in primo grado) e il valsusino Battagliola a 3 anni e sei mesi di reclusione (4 anni e 6 mesi in primo grado).
I fatti risalgono risalgono al 10 febbraio del 2018 quando, nel corso di un corteo antifascista, il brigadiere dell'Arma Luca Belvedere viene ripetutamente colpito con un'asta metalica da Battagliola mentre Canti completa il pestaggio a suon di calci e pugni. Lo scontro, segnato dalla contrapposizione tra 8 carabinieri in tenuta antisommossa a 200 picchiatori rossi, sfocia in una vera e propria guerriglia con botte da orbi e lanci di fumogeni in pieno centro storico. A farne le spese è soprattutto il carabiniere Belvedere, che riporta una grave frattura alla spalla e contusioni sparse. Per lui, una prognosi di tre mesi.
Il 15 maggio 2018 inizia il processo per i due aggressori, accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate al militare del V Battaglione Bologna. Un terzo imputato, il 23enne egiziano Moustafa Elshennawi del Si Cobas, anch'egli tra gli 11 facinorosi denuncianti per tafferugli, sceglie il rito abbreviato che, da procedura, prevede uno sconto della pena.
Dopo circa cinque mesi, esattamente il 2 ottobre del 2018, il Pm Emilio Pisante, della Procura di Piacenza, pronuncia le condanne in primo grado di giudizio: 3 anni e 6 mesi di reclusione a Canti, 4 anni e due mesi per Battagliola. Il comune di Piacenza, invece, viene riconosciuto come parte civile del processo per aver patito un danno non patrimoniale, leso nel bene di sicurezza urbana e ordine pubblico.
Ma i legali dei due facinorosi, Martina Prosperi e Claudio Fusaro, decidono di ricorrere in Apello auspicando in una condanna più clemente. E, stando alla cronaca odierna dei fatti, ci vedono lungo.
Questa mattina, infatti, la Corte di Appello di Bologna ha
pronunciato la sentenza che “premia”, con un rilevante sconto della pena gli aggressori: 3 anni di reclusione a Lorenzo Canti e 3 anni e 6 mesi per Giorgio Battagliola.Un bel tiro mancino, non c'è che dire.
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