Profughi, albergatori in rivolta: "Pagateci o li cacciamo via"
5 Agosto 2015 - 22:56Gli albergatori lanciano l'allarme: "In un’ottica di sopravvivenza possiamo garantire ancora per pochi giorni il minimo indispensabile ai profughi che ospitiamo"
"Li buttiamo fuori per strada". Gli albergatori bresciani sono sul piede di guerra. Hanno ospitato i prfughi ma ancora non hanno visto un euro. Pagamenti bloccati da aprile e così sta per scoppiare la rivolta. In una lettera inviata al prefetto gli albergatori chiedono gli arretrati: sono circa 4 mensilità che mancano all'appello. Da qui la minaccia alla Prefettura: "Pronti a ridimensionare il numero degli ospiti". E ancora: "È opportuno che ci venga liquidata la fattura di aprile entro e non oltre il 14 agosto. Abbiamo esaurito tutte le risorse per proseguire nel nostro lavoro e in un’ottica di sopravvivenza possiamo garantire ancora per pochi giorni il minimo indispensabile". A questo punto è arrivata la risposta dell'assessore regionale alla sicurezza della Lombardia, Simona Bordonali: "Sinceramente non mi dispiace per nulla che gli albergatori bresciani che hanno accolto immigrati clandestini non ricevano da aprile i pagamenti dalla Pefettura - dice Bordonali - Anzi, direi che è ciò che si meritano. In ogni caso, sono sicura che la prefettura troverà in fretta le risorse per pagare i debiti".
"In provincia di Brescia - conclude l’assessore Bordonali, in un'intervista a IlGiorno - attualmente manteniamo oltre mille richiedenti asilo, che costano alla comunità 13 milioni di euro all’anno". Intanto l'ultima ondata di profughi è arrivata ieri in stazione Centrale a Milano. Altri 500, tra eritrei e somali, sono andati ad ingrossare le file dell’emergenza che dall’inizio dell’anno ha visto passare per Milano oltre 70 mila migranti provenienti da Africa e Asia (siriani). Milano e provincia attualmente ospitano 3.000 profughi e in tutta la Lombardia, secondo il piano del Viminale che indica le quote per regioni, sono stati accolti circa 8.
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