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Profugo si finge calciatore e beffa il Chieti: portato in ritiro

Dice di essere un affermato calciatore del Senegal. Scoperto dall'avvocato che ne doveva gestire il permesso di soggiorno

Profugo si finge calciatore e beffa il Chieti: portato in ritiro

Cosa non si fa per un visto o un documento che permetti di stare (a vita) in Italia. Issiaka, 18 anni e tanta voglia di imbrogliare, è arrivato in questi mesi in Italia con il flusso di immigrazione ed è ospitato nel centro di accoglienza di Alba Adriatica (Abruzzo), da cui però è facilmente fuggito.

Lasciata la struttura, si è recato dai responsabili Pescara calcio, millantando di essere un talento del calcio senegalese, dicendo di chiamarsi Lamine Diatta, cioè l'uomo di punta della difesa del Senegal che nel 2016 a Rio de Janeiro cercherà di conquistare l'oro olimpico. Si era presentato a inizio agosto, forte di documenti e curruculum fasulli, ovviamente senza che il vero Diatta ne sapesse nulla. Ha spiegato di essersi svincolato dal Dakar e di essere pronto a fare un provino. Nessuno pare averci creduto, viste le performance non proprio da grande campione.

A quel punto, allora, Issiaka è andato a ripetere la sua truffa a Chieti, dove è molto forte una comunità senegalese. Si è fatto accompagnare alla sede Giovanile del Chieti Calcio e ha sostenuto anche lì un provino. Che, evidentemente, è andato meglio di quanto non fosse successo a Pescara. Così il Chieti lo ha preso con sè per il ritiro pre-campionato. Quando però la comunità senegalese ha messo a disposizione un avvocato per gestirgli l'ingaggio e le pratiche per ottenere il permesso di soggiorno, il legale si è accorto che qualcosa non quadrava nella storia di Issiaka-Diatta. "Non tanto nei documenti - ha detto l'avvocato torinese Marco Faccioli - che per altro erano delle ottime copie, ma nell' ossessione del ragazzo a ottenere il più in fretta possibile il visto".

Così sono scattate le ricerce e la scoperta che Lamine Diatta esiste, ed è anche un ottimo giocatore, ma milita regolarmente nell'Excelsior di Dakar e con la sua squadra

era a Conakry (Guinea) per una partita della Coppa d'Africa.

Issiake è stato riaccompagnato nel centro di accoglienza. Dove dovrà accontentarsi di qualche partitella con gli altri migranti. E addio serie A.

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