Quando la gioia di muoversi si impara fin da bambini

Il progetto di responsabilità sociale avviato dal Gruppo Ferrero. La promozione dell'attività motoria in età giovanile in sintonia con quanto proposto nella riforma della Buona Scuola

Per crescere e vivere bene non basta un'alimentazione sana ed equilibrata: è necessaria anche una costante e corretta attività motoria. A questa tesi convalidata da medici e nutrizionisti ha da tempo dedicato un programma di responsabilità sociale il Gruppo Ferrero. «Kinder+Sport» è il nome di questo progetto internazionale, dedicato alla promozione dell'attività fisica in età giovanile, cui è riservato uno spazio proprio al centro di Expo a Milano, frequentato mediamente da un migliaio di bambini al giorno.

L'area «Kinder+Sport Joy of Moving» è uno spazio realizzato in collaborazione con il Coni e il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Non è un padiglione autocelebrativo - tanto che i prodotti dell'azienda di Alba non sono nemmeno presenti - ma una struttura polivalente realizzata con moduli e materiali che, al termine della manifestazione, saranno riutilizzati per realizzare o una scuola o un ospedale in un paese in via di sviluppo (un'iniziativa all'insegna del concetto di «restituzione»).

Cuori pulsanti dell'area «Kinder+Sport» sono un percorso ludico-motorio studiato in collaborazione con l'Università del Foro Italico, con originali attrezzature, che impegna i bambini per circa mezz'ora in attività che aiutano a identificare e mettere alla prova competenze fisiche, cognitive e sociali, e l'Active Arena. Il tutto sotto la guida di istruttori del Coni e laureati o laureandi in Scienze motorie. I genitori sono invitati a rilassarsi, osservando video dedicati ai temi sviluppati dal progetto «Kinder+Sport», o a seguire, senza interferire, i loro bambini.

L'Active Arena, invece, è un luogo in cui, al termine del percorso, i ragazzi possono mettere in pratica semplici esercizi motori a corpo libero e dove si svolgono eventi sportivi e incontri. Dall'inizio di Expo, a esempio, sono state organizzate partite amichevoli di calcio o minibasket tra bambini o ragazzi rappresentanti di diversi Paesi, brevi dimostrazioni di altri sport, sempre con la presenza di campioni nazionali o internazionali delle rispettive discipline, e video-incontri tramite Internet.

Un messaggio cardine della progetto «Kinder+Sport», comunque, è che il «movimento», ingrediente indispensabile di uno stile di vita sano, non è necessariamente competizione, ma anche gioia e spirito di squadra. Gli attrezzi ludico-motori - cavalli meccanici che si muovono in modo più veloce se si tirano avanti e indietro delle maniglie con gesti più coordinati che energici, fontane che si attivano saltando, windsurf su rotaie, e così via - invitano i bambini a un'esperienza motoria che è prima di tutto divertimento e socializzazione. Un concetto che si ritrova anche nella riforma della Buona Scuola, che attribuisce un maggiore spazio all'attività motoria, intesa in maniera complementare rispetto a come viene praticata nell'ambito delle attività sportive organizzate dalle rispettive Federazioni. Come sottolineano gli esperti di Scienze motorie, il ragazzo che è incitato esclusivamente a perfezionare i propri aspetti atletici in una disciplina agonistica e a competere, se sente di non poter diventare un campione, molto spesso si ritira e rischia di intraprendere uno stile di vita meno attivo.

La filosofia «Kinder+Sport» - come chiaramente evidenziato nell'area creata all'interno di Expo - esalta, tra l'altro, la restituzione alle attività motorie e agli sport (non solo il calcio, ma le più svariate discipline), quelle valenze emotive ed educative che stimolano e consolidano il desiderio di fare movimento per tutta la vita.

Quel movimento che, abbinato a un'alimentazione moderata, diversificata e basata su prodotti preparati con materie prime di qualità, consente di vivere in modo sano e armonioso. Messaggi che trovano un loro palcoscenico ideale in Expo Milano 2015, ma che andranno sviluppati e messi in pratica anche dopo.

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